TERNI - Domani potrebbe essere il giorno della verita' per il futuro della Basell, lo stabilimento del polo chimico ternano per il quale la multinazionale ha annunciato la chiusura entro l' anno. Infatti alle ore 15,30, a Roma, al ministero dello sviluppo economico e attivita' produttive, e' in programma l'atteso incontro tra la direzione della Lyondell Basell, il governo, le organizzazioni sindacali provinciali e nazionali ed i rappresentanti delle istituzioni locali fra le quali la neo governatrice dell'Umbria Catiuscia Marini. ''Si tratta di un incontro estremamente importante - commenta Sergio Cardinali, segretario territoriale della Filctem Cgil - in quanto vogliamo sperare che il governo attui una presa di posizione ferma e decisa al punto da far recedere la Basell dalle sue decisioni. Fino a questo momento - aggiunge Cardinali - non sembra ci siano state aperture da parte della Basell anche sulla possibilita' di cedere ad eventuali acquirenti lo stabilimento in caso di chiusura''. Il sindacalista auspica che all'incontro partecipi anche il ministro. La situazione della Basell non riguarda solo i 120 dipendenti dello stabilimento umbro ma anche quelli della Treofan e della Meraklon, aziende del polo chimico ternano che utilizzano come materia prima proprio il polipropilene prodotto dalla Basell. La vertenza, quindi, interessa globalmente un migliaio di lavoratori. Attualmente alla Basell il lavoro prosegue ma continua come forma di protesta il blocco delle portinerie per impedire l'entrata e l' uscita delle merci. Blocco che invece non riguarda il polipropilene fornito agli altri due stabilimenti del polo chimico ternano. Condividi