PERUGIA - E' stato stilato a Perugia un documento d'intenti tra le Regioni Umbria, Veneto, Calabria, Puglia e partner balcanici aderenti al progetto Futuro contemporaneo, attivato per l'ideazione e progettazione di future iniziative e di scambi culturali. L'iniziativa rientra negli accordi di programma quadro per l'area dei Balcani e del Mediterraneo sottoscritti con il ministero degli Esteri.
Il documento - spiega un comunicato della Regione Umbria - intende promuovere nuove attivita' per la salvaguardia, valorizzazione e gestione delle risorse culturali, sostenere attivita' formative nel settore della conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, condividere sul tema informazioni e buone pratiche a livello internazionale, attivare una collaborazione nella ricerca di fondi internazionali, nazionali e locali.
In particolare, per il settore dei Balcani, nell'ambito della linea di intervento dialogo e cultura, la Regione Umbria ha aderito al progetto Infrastrutture culturali e territoriali, in seguito al progetto Futuro contemporaneo - Materiali Metodi e memorie per la conservazione delle arti del XX e del XXI secolo, che ha previsto una serie di incontri, l'ultimo dei quali si e' svolto in Umbria da lunedi' a giovedi' scorso. Ad organizzare il workshop e' stato il Comune di Perugia, soggetto attuatore per conto della Regione, in raccordo con i servizi regionali rapporti internazionali e cooperazione e beni culturali.
I partecipanti all'iniziativa, provenienti dalle regioni italiane aderenti al Progetto e dai musei di Serbia (Belgrado, Sid, Novi Sad), Montenegro (Cetinje), Macedonia (Skopije), Bosnia Erzegovina (Sarajevo) sono stati impegnati in un programma di visite e incontri con rappresentanti delle istituzioni e dei musei locali, nonche' con esperti del settore. Oltre a momenti tecnici per diffondere la conoscenza di buone pratiche in materia di conservazione di beni del 20/mo e del 21/mo secolo (tra queste era compresa la visita e l'illustrazione delle metodiche diagnostiche del Laboratorio di chimica dell'Universita' di Perugia, Centro di eccellenza Smaart), erano previsti scambi di conoscenze e esperienze relative a casi di restauro particolarmente complessi e visite ad una selezione di strutture espositive (Fuseum e studio del maestro Giuliano Giuman a Perugia, Fondazione Burri a Citta' di Castello, Galleria comunale di arte contemporanea a Spoleto, Ciac a Foligno) e un approccio con il piu' vasto panorama dell'offerta culturale regionale.
Il documento d'intenti e' stato stilato proprio alla fine di queste quattro giornate di lavoro.
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