PERUGIA - Si e' concluso con la condanna a quattro anni di reclusione (tre condonati) per il magistrato Pierluigi Baccarini, accusato di corruzione in atti giudiziari, il processo davanti ai giudici di primo grado di Perugia per le presunte irregolarita' compiute quando era in servizio alla sezione fallimentare del tribunale di Roma. Al centro dell'inchiesta in particolare la vicenda della Immobiliare Europa che gesti' il patrimonio immobiliare della ex Democrazia cristiana. A Baccarini, il pm di Perugia Sergio Sottani ha contestato irregolarita' anche nei fallimenti Parco Ducale e Dragomar che pero' il tribunale ha riqualificato in abuso di ufficio dichiarando quindi il non doversi procedere nei confronti del magistrato perche' il reato prescritto. Assolto invece ''perche' il fatto non sussiste'' per quello Jonathan. In relazione alla procedura fallimentare della Immobiliare Europa i giudici hanno inoltre inflitto due anni di reclusione (pena sospesa) al commercialista Luciano Quadrini, sempre per corruzione in atti giudiziari. A tre anni di reclusione e' stato invece condannato l'altro commercialista Ercole Pugliese. Anche per lui il reato contestato era quello di corruzione di atti giudiziari. In base alla ricostruzione accusatoria, Baccarini, gestendo in maniera scorretta alcuni dei piu' ricchi fallimenti trattati a Roma tra il 1999 e il 2004 aveva fatto in modo che due professionisti ricevessero ingenti compensi operando nell'ambito di questi procedimenti. In cambio il magistrato avrebbe ricevuto - ritiene la procura di Perugia - somme di denaro e altre utilita'. I tre imputati hanno pero' respinto ogni accusa, sostenendo di avere sempre agito correttamente. Condividi