La famiglia di Francesco Narducci ''non ha mai ostacolato l'indagine'' sulla sua morte e il padre Ugo ha ''legittimamente difeso la memoria del figlio''. L'avvocato Francesco Falcinelli, difensore di Ugo Narducci ha chiesto il suo proscioglimento ''per non avere commesso il fatto'' al termine dell'arringa nell'udienza preliminare relativa all'inchiesta alle presunte irregolarità compiute in occasione del recupero del cadavere. La decisione del gup Paolo Micheli nei confronti degliimputati, una ventina, è attesa martedì prossimo.
Ugo Narducci è considerato dall'accusa il promotore dell'associazione per delinquere che avrebbe operato per interferire nell'indagine. In particolare perché non si ipotizzasse - come invece ritiene il pm Giuliano Mignini - un omicidio e quindi un collegamento con le vicende del mostro di Firenze. La famiglia ha invece sempre parlato di un incidente o di un suicidio, escludendo categoricamente qualsiasi coinvolgimento nelle vicende toscane.
''Abbiamo confutato l'intera ricostruzione accusatoria – ha detto l'avvocato Falcinelli - richiamando analiticamente il contraddittorio scientifico articolato nell'udienza preliminare. Da esso emerge inequivocabilmente che Francesco Narducci non è stato vittima di un omicidio e che l'ipotesi investigativa di una messa in scena in occasione del recupero del cadavere (il 13 ottobre del 1985 nel lago Trasimeno - ndr) è destituita di qualsiasi fondamento''.
Ugo Narducci - ha ribadito il suo difensore - ''non ha mai pensato di ostacolare le indagini''. ''Ha comprensibilmente difeso - ha aggiunto - il ricordo e la memoria del proprio figlio. Un grastroenterologo unanimemente apprezzato dalla comunità scientifica di appartenenza e autore di pubblicazioni tutt'ora considerate valide a attuali''.
Riguardo al presunto coinvolgimento con le vicende del mostro di Firenze, l'avvocato Falcinelli ha sostenuto che ''sono venuti meno tutti i capisaldi dell'accusa''. ''Compresa - ha proseguito - la suggestiva tesi del presunto coinvolgimento di Francesco Narducci con ambienti fiorentini coinvolti negli omicidi del mostro, ai quali il medico è assolutamente estraneo. Sul punto la magistratura fiorentina ha emesso sentenze definitive che smentiscono radicalmente - ha concluso l'avvocato Falcinelli - la tesi accusatoria''
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