Comitato Politico Federale del Prc di Perugia: all’unanimità divieto del doppio incarico e indicazione dell’Assessore a Perugia

bravi

giorgio sgarzi Per capuccetto-rosso, guarda io quest'anno, e l'ho già detto, ho annullato non voterò mai più un'alleanza col PD. Il mio intervento non è per sponsorizzare qualcuno (chiunque vada dovrà obbedire agli interessi rappresentati dai massoni del pd e del pdl), ma credo che un segretario regionale avrebbe dovuto avere maggiori consensi. Gli elettori, che hanno negato il consenso, oggi dovrebbero sentirsi dire che poichè non è stato eletto sarà nominato! Allora sarebbe stato assai più corretto non candidarlo e approvare prima delle elezioni il divieto del doppio incarico, in questo caso sarebbe stato legittimamente indicato ,dal partito, come assessore. Io penso che gli elettori,votano anche per fede, ma poi non è che sono disposti a sostenere tutto

federico santi un criterio che condivido lo voto, indipendentemente da qualunque considerazione. quel federico santi ci mette la faccia a differenza tua. quanto fiele, quanto veleno... ho solo spiegato che c'è scritto sul documento. non sempre il primo dei non eletti è stato scelto anche in recenti elezioni. nessuno mette in discussione che sia comunque un criterio valido. cappuccetto, io non colloco nessuno e tantomeno me stesso, rilassati.... piuttosto attento al lupo!

visto

giorgio sgarzi Scusate ma il divieto di doppio incarico non poteva essere deliberato prima delle elezioni?????????? Presentato in questo modo, si ha l'impressione che si sia voluto salvare il soldato Vinti.

federico santi la semplice considerazione che due diversi interlocutori, oppostamente schierati, attribuiscano diverse interpretazioni alle mie parole conferma le mie argomentazioni. il contributo che ho cercato di dare è solamente relativo all'interpretazione del documento che ho votato e che, essendo stato reso pubblico, autorizza un pacato confronto sul suo contenuto.

Essendo le mie riflessioni di carattere personale che non scaturiscono nè da interessi, nè da rapporti diretti con componenti del PRC umbro comprendo che queste si possano - talvolta - prestare ad equivoci e di questo me ne scuso. Se, come lei sostiene, l'assessore uscente Stufara esprime la volontà di mantenere l'incarico di consigliere regionale qualora sia scelto per far parte dell'esecutivo, allora - a mio avviso - sbaglia profondamente. Il ruolo esecutivo deve essere - a mio avviso - chiaramente distinto da quello politico-istituzionale sia perchè reciprocamente siano di stimolo l'uno dall'altro, sia perchè è importante con-dividere gli spazi di agibilità istituzionale che rappresentano allo stesso moemnto un'opportunità di azione politica e di formazione/crescita della classe dirigente di un partito. In merito invece alla questione del bilanciamento della presenza nelle istituzioni tra provincia di Perugia e provincia di Terni, pur comprendendo le ragioni che esprime (differenza di popolazione) resta il fatto che i consiglieri eletti sono 1 per provincia/circoscrizione e dunque questa è la presnenza del PRC per provincia a livello regionale, dato che il livello di rappresnetanza è quello degli eletti, solo quello e nessun altro. Sarebbe un errore gravissimo pensare che una ripartizione più equilibrata possa passare attraverso l'assegnazione di una carica esecutiva o di altre cariche non elettive (consigli di amminsitrazione, etc.) su base territoriale e NON SULLA BASE DELLE COMPETENZE E CAPACITA'. La smettano i partiti di utilizzare le cariche non elettive (che devono essere assegnate sulla base della competenza in funzione del ruolo richiamato a ricoprire) come terreno di ripartizione del potere perchè è proprio questo atteggiamento - purtroppo diffuso - che stà alla base dello scadimento della politica e della perdita di fiducia nella sua azione. Un partito di sinistra dovrebbe essere il primo a dare l'esempio, anzichè allinearsi a praticare - come gli altri partiti - un'uso personalistico (inteso qui come interesse di partito) delle istituzioni pubbliche. c.f. [http://blog.libero.it/territorio/]

federico santi ma io ho parlato di "tener conto di tanti militanti di rifondazione che hanno lavorato per raggiungere il buon risultato elettorale del 29 e 30 marzo" e non di "una mera questione di distribuzione dei rapporti di forza elettorale all'interno del partito" e della "richiesta dell'assessorato alla federazione (non necessariamente alla città) di perugia" e non di "ritagliare uno spazio istituzionale al proprio segretario regionale". inoltre le ho già detto che lei è ,a mio parere, il più grande ammiratore di vinti poichè è ossessionato dalla questione. gubbio è parte integrante della provincia ma essendo perugia circa tre volte terni è chiaro che se bisogna individuare un terzo compagno sia logico che possa essere della provincia più grande. io ho fatto un ragionamento politico e non nominalistico la cui soluzione potrebbe determinare sia la presenza che la non presenza di qualunque compagno che abbia le capacità per assolvere al compito e le assicuro che sono numerosi. inoltre se l'assessore uscente e il partito pensano che sia fondamentale la presenza in giunta del compagno Stufara (che stimo sinceramente)ok! ma non si comprende perchè dovrebbe avallare comunque il doppio incarico (mascio sarebbe entusiasta!). penso così di aver chiarito il mio punto di vista definitivamente senza ulteriori estenuanti discussioni.

Gentile Federico Santi, condivido con lei (e con il deliberato del CPF di Perugia) sul prinicipo della distinzione dei ruoli (dunque il divieto al doppio incarico), come comprendo le ragioni da lei espresse circa l'opportunità di valorizzare il risultato conseguito nella provincia di Perugia (anche se ritengo una forzatura distinguere Gubbio dal resto della provincia, come se si trattasse di due risultati distinti e Gubbio facesse "repubblica" a se stante). Tuttavia mi permetto di farle notare (a lei, come al CPF di Perugia) che non è comprensibile sul piano politico sostenere che "l'assessore uscente ha molto ben lavorato" e poi subordinare una sua eventuale riconferma ad una mera questione di distribuzione dei "rapporti di forza elettorale" all'interno del partito. Soprattutto, come in questo caso, mettendo a rischio la riconferma dell'assegnazione di un'assessorato così importante - in relazione alle politiche del PRC/federazione della sinistra - come quello alle politiche sociali. Davvero, come in sostanza afferma il deliberato del CPF di Perugia è più importante che "l’individuazione della rappresentanza in giunta faccia riferimento alla lista della Federazione della Sinistra nella circoscrizione di Perugia" rispetto alla natura dell'incarico? Davvero per la sinistra umbra è più importante ritagliare uno spazio istituzionale al proprio segretario regionale rispetto all'opportunità di incidere sulle politiche sociali umbre dei prossimi anni? Personalmente spero di no. c.f. [http://blog.libero.it/territorio/]

federico santi essendo membro del cpf di perugia mi sento, con molta cautela, di dover esprimere il mio punto di vista sul documento e su questi commenti. se vogliamo ragionare in una dimensione puramente politica e non propagandistica, per cui ognuno tira il ragionamento dalla parte che sostiene forzando la realtà delle cose, trovo che il principio del doppio incarico sia assolutamente valido per diversi ordini di motivi: 1 sostenere che un partito (federazione) avendo eletto due (tre) consiglieri debba ripiegare per l'incarico di giunta nella rosa degli eletti equivale a dire che ha una scarsa classe dirigente e questa è un'affermazione non condivisibile per quanto riguarda rifondazione che ha numerosissimi capigruppo e assessori e semplici militanti che vivono del proprio lavoro con un altissimo tasso di competenza politica mediamente (mi permettano) superiore agli altri partiti e che hanno una media di età non superiore ai trentacinque anni (nel pieno quindi delle loro potenzialità). 2 aumenta la possibilità di ricambio generazionale così tanto invocato dalla società civile. 3 permette un controllo politico sulla giunta perchè se l'assessore che propone una determinata delibera, che ha evidentemente condiviso in giunta, se la ritrova in consiglio non vedo come si possa instaurare una dialettica di garanzia per il cittadino. allo stesso modo forzare la realtà dicendo che il voto di gubbio o di terni (complimenti ai compagni Goracci e Stufara) non hanno un impatto importantissimo sul risultato complessivo non mi trova d'accordo anche se vanno sottolineate alcune evidenze numeriche che giustificano, a mio parere, la richiesta dell'assessorato alla federazione (non necessariamente alla città) di perugia: 1 il voto di terni ha beneficiato dellla salutare competizione tra due assessori uscenti che ha prodotto di arrivare al quorum della elezione. in mancanza di questa elezione nessuno avrebbe messo in discussione la legittimità dell'assessore uscente (che ha molto ben lavorato) alla riconferma. 2 il voto di perugia (con tutto il rispetto) non ha beneficiato di un contributo altrettanto efficace del pdci (carpinelli sul listino ha preso 99 preferenze)tranne alcune eccezioni come i compagni fugnanesi e feligioni in alcune realtà come perugia, gualdo, umbertide, fossato, costacciaro, sigillo. così si spiega, in parte, la differenza tra terni e perugia. 3 Gubbio, che ha eletto grazie alla propria bravura e ai voti di tutti i compagni perugini, ha eletto Goracci ed ha ottenuto 4038 voti su 28331 pari al 14,25% del totale. Terni, che ha eletto grazie alla propria bravura e ai voti di tutti i compagni della federazione, ha eletto Stufara ottenendo 9436 voti su 28331 pari al 33,3% del totale. Il resto della federazione di Perugia non ha eletto nessuno pur avendo ottenuto 14857 su 28331 pari al 52,44%. sono consapevole che i numeri non rappresentano completamente la realtà ma non si può non tener conto di tanti militanti di rifondazione che hanno lavorato per raggiungere il buon risultato elettorale del 29 e 30 marzo (cinque anni fa era un'altra era politica, aver migliorato la percentuale delle europèe dello scorso anno è un dato interessante e unico in italia) e che sono convinti che il nostro partito abbia tante possibilità per chiudere il quadro oltre, naturalmente, quella autorevole del segretario regionale.

Io credo che Lei, Signor Mario Rosso (007) abbia capito poco delle due righe che mi sono permesso d'avanzare alla discussione su una tematica così importante. Personalmente sono un compagno che è sempre stato COMUNISTA , iscritto a partire dal 1970 e non sono mai stato pagato da nessuno, ma posso assicurarle che quando nella fabbrica apponevano le " Pallette rosse" a fianco dei nominativi dei compagni, a questi venivano interposti seri ostacoli alla carriera, posso altresì confidarle che pur avendo sempre militato non ho mai chiesto nulla al Partito, ne ora e nemmeno prima, tant'è che mia moglie ha sempre " fatto la calzetta" da casalinga e mio figlio con una laurea vera ( prima della penultima riforma ) alla Sapenza, è tutt'ora operaio e, facendo la quarta squadra ( sono certo che Lei sappia cosa significhi ), la sua paga non raggiunge i 1300 euro mensile ( con mutuo, moglie e due figli a carico ). Perchè Lei mi chiama PREZZOLATO, pur non conoscendomi?. Se Lei avesse letto più attentamente, senza pregiudizi ed offuscamenti irosi, avrebbe percepito un altro ed alto concetto della politica che succintamente intendevo esprimere: quello della necessità d'abbandonare schemi superati e di vedere al traguardo una FEDERAZIONE della SINISTRA , che a mio giudizio, e di molti altri con cui mi confronto serenamente senza quel clima d'inopportune offese, è l'unico modo per dare rappresentanza ai bisogni ed alle esigenze dei lavoratori e delle fasce più deboli della nostra società. A questo punto , Lei crede che me ne importi qualcosa di chi andrà ad occupare la POLTRONA in Regione, assicurandosi vitto ed alloggio per i prossimi cinque anni e fors'anche l'assegno di pensione?. Siamo seri e non spariamo escrementi su chi prova a commentare evidenti interessi di parte , perchè nuocerebbe non solo ai compagni che con entusiamo ed idee siederanno sulla scranna regionale, ma soprattutto a quell'idea di unità fra compagni che ci deve sostenere nelle battaglie che dovremo affrontare nel prossimo futuro , sperando di vincerle. Per tutto questo non mi aspetto che Lei si identifichi più chiaramente per fugare l'idea che Lei stesso sia un PREZZOLATO, come non mi aspetto cenni di ripensamento sulla Sua frase, mi auguro soltanto che Lei non faccia parte , ne ora ne mai, di un gruppo dirigente di un partito comunista moderno e nel quale si possa discutere , anche con idee diverse, senza essere offesi nel proprio credo.

Gentile Mario Rossi, credo sia più utile alla discussione (oltre che più civile) argomentare le ragioni di dissenso nei confronti di quanto da me sostenuto, anzichè insultare e denigrare. Personalemente continuo a ritenere che la sinistra possa dare un contributo utile alla definizione delle politiche in ambito sociale della regione Umbria e per tale ragione ritengo - si tratta naturalmente di un'opinione personale - che dovrebbe puntare - prioritariamente - alla riconferma di quell'assessorato. La scelta poi del candidato dovrebbe semplicemente essere conseguente a tale scelta (un criterio a mio avviso più qualificato rispetto a quello proposto all CPF di Perugia, ovvero di agire in funzione dell'avanzamento di posizioni individuali), ne più, ne meno. Ed è evidente che ricandidare l'assessore uscente (rispetto al cui operato ho un giudizio diverso dal suo), nell'ottica del conseguimento dell'obbiettivo suddetto, offrirebbe alla sinistra molte più chance di riuscire ad ottenere tale risultato. c.f. [http://blog.libero.it/territorio/]

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Posso comprendere il desiderio di valorizzare il ruolo del segretario regionale, tuttavia vale la pena soffermarsi a riflettere se non sia un'errore disperdere il lavoro - a livello regionale - che la sinistra ha fatto in questi anni a livello sociale attraverso il relativo assessorato. Forse, prima di rendersi disponibili ad un'assessorato quale esso che sia pur di riuscire - attraverso il meccanismo della promozione ad assessore del candidato eletto (Goracci) ed alla sua rinuncia alla carica di consigliere - a far entrare in consiglio segretario regionale, sarebbe utile chiedersi se è questa la strada con cui il PRC e la federazione della sinistra possono al meglio rappresentare gli interessi e le istanze dei cittadini (specie in un momento così difficile e delicato). O se invece varrebbe la pena provare a puntare alla riconferma di un'assessorato (e relativo assessore) così importante rispetto alle politiche della sinistra (l'ambito sociale), per proseguire e consolidare un'esperienza sicuramente positiva. [http://www.blog.libero.it/territorio]

E' bastato che a Perugia i partiti che si rifanno alla Federazione della sinistra abbiano perso il 55,8% rispetto alle regionali del 2005 (dal 14% al 6,2% )perchè il CFP PG si ritenga soddisfatto e rivendichi l'assessore di città per tutta l'Umbria. Bravi, brindiamo alla salute della Federazione della sinistra.