PERUGIA - Il centro unico di prenotazione e' una necessita': lo chiedono da anni i vertici della Federconsuamtori Umbria per cercare di eliminare le lunghe file di attesa nelle Asl della regione e per meglio coordinare il lavoro del servizio sanitario regionale. Alessandro Petruzzi, della Federconsumatori e' convinto che il centro unico di prenotazione (CUP) possa dare maggiori garanzie al servizio, eliminando le attese, coinvolgendo anche i cittadini su un nuovo modo di affrontare il problema che rimane anche culturale. Infatti non tutti i prenotati hanno l'accortezza, in caso di rinuncia di segnalarlo anticipatamente e, se non centralizzato, il CUP non puo' chiamare il primo paziente che ha richiesto visita, a sua volta prenotato per altra data e da altra Asl. Da una analisi fatta proprio da Federconsumatori e' emerso che una visita specialistica richiesta presso una farmacia di un centro a qualche chilometro dal capoluogo, autorizzazione sia per uno o due mesi dopo, mentre da un altro centro, si potrebbe avere una disposibilita', a causa di rinuncia di uno o piu' pazienti. E' un maggior scambio informativo quindi che si chiede. Su questo, anche Federfarma Umbria e Unione regionale sindacale dei titolari di farmacia, sono concordi con l'iniziativa della Federconsumatori dell'Umbria tesa a sollecitare l'attivazione di un Centro unico regionale per prenotazione di prestazioni sanitarie specialistiche nella regione. Infatti - spiega una nota - le farmacie dell'Umbria, grazie alla loro capillarita' territoriale e all'ampia fascia oraria in cui restano aperte al pubblico assorbono una grande percentuale di richieste di prenotazioni Cup, ma oggi, possono solo limitarsi al territorio dell'Asl di competenza, anche se dai singoli terminali informatici e' comunque possibile monitorare (ma non prenotare) le disponibilita' sull'intero territorio regionale. Condividi