GUBBIO - Si terrà giovedì 15 aprile alle ore 11, presso l’Aula Magna del Liceo “Mazzatinti” l’incontro degli studenti con Boris Pahor. L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca Comunale Sperelliana e dall’Associazione Famiglie 40 Martiri nell’ambito del progetto “I mali del Novecento attraverso la voce dei protagonisti”. Verrà presentato il libro “Necropoli”, un libro autobiografico intenso e sconvolgente scritto con un linguaggio crudo che non cede all’autocommisurazione.
E se Boris Pahor ci racconta la sua esperienza del mondo crematorio perché la memoria non si perda e la storia non sia passata invano, quella che ci dà non è però solo la fedele testimonianza delle atrocità dei lager nazisti, è anche un emozionante documento sulla capacità di resistere e sulla generosità dell’individuo.
Boris Pahor è nato a Trieste dove vive tutt’ora, dopo la laurea a Padova ha insegnato Lettere italiane e slovene nella città giuliana. Durante la seconda guerra mondiale ha collaborato con la resistenza antifascista slovena ed è stato deportato nei campi di concentramento nazisti, esperienza che lo ha segnato fortemente e di cui si trova traccia in gran parte della sua ricchissima produzione letteraria.
I suoi libri scritti in sloveno, sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco, catalano, finlandese e perfino in esperanto. In italiano, oltre a Necropoli sono stati pubblicati Il rogo nel porto, La villa sul lago e Il petalo giallo. Nel 2007 Boris Pahor ha ricevuto la Legion d’Onore da parte del presidente della Repubblica francese.
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