PERUGIA - La nuova Presidente Marini dimostri discontinuità e preveda maggiori investimenti per le infrastrutture ferroviarie e il trasporto pubblico. Legambiente Umbria commenta così l’articolo apparso sull'inserto di Affari e Finanza de La Repubblica.
“Da Umbria Cuore verde d’Italia a Snodo d’Italia – commenta la Presidente di Legambiente Umbria Alessandra Paciotto – non ci pare un buon risultato soprattutto se si considera che le nuove infrastrutture viarie che sono previste con la realizzazione del progetto Quadrilatero vanno a compromettere le risorse ambientali della nostra dorsale appenninica e servono soltanto a far guadagnare le società aggiudicatrici degli appalti, non certo i territori che difficilmente potranno ottenere una rivitalizzazione economica per il solo avere una strada a scorrimento veloce che li attraversa, dovendo tra l’altro destinare ingenti risorse come l’ICI alla realizzazione di queste infrastrutture”.
I territori in crisi della nostra regione hanno bisogno di investimenti nell’innovazione, nella ricerca, in prodotti, servizi e sistemi gestionali che producono significativi miglioramenti ambientali. Occorre promuovere una crescita occupazionale e di sviluppo equilibrato, fondato sulla qualità e sul rispetto del territorio.
“L’auspicio è che la nuova Presidente Marini voglia dimostrare discontinuità rispetto al passato – conclude Legambiente Umbria – e che voglia investire risorse non più per la realizzazione di nuove strade, ma nel trasporto ferroviario sia delle merci che dei pendolari, puntando anche su una efficiente integrazione tra i vari modelli di mobilità pubblica”.
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