basell.jpg
TERNI - Nuova interrogazione urgente al ministro Scajola del senatore del Pd Francesco Ferrante, insieme ai colleghi Annarita Fioroni e Mauro Agostini, sulla vertenza della Basell di Terni. Alla prima, presentata il 23 febbraio scorso, ''ancora il Governo non ha voluto rispondere'', dice Ferrante in una nota in cui ricorda che ''domani e' la data che la dirigenza della Basell ha piu' volte indicato come quella entro cui sarebbe stata avviata la procedura di cessazione dell'attivita' della sede ternana. Mai come adesso e' urgente la riapertura del confronto e l'impegno fattivo del ministero dello Sviluppo economico a invitare ufficialmente la Basell a recedere dalla volonta' di chiudere il sito industriale di Terni, per evitare il collasso dell'intero polo chimico ternano''. ''Il sito ternano della Basell - continua Ferrante - pur in una situazione di crisi industriale e finanziaria generale, ha gia' operato processi di razionalizzazione del personale e ottimizzazione dei costi di gestione, ottenendo utili importanti, costanti e significativi negli ultimi anni, risultando il piu' competitivo nel panorama europeo salvaguardando fette di mercato specifiche e livelli di sicurezza eccellenti. Sebbene vi sia stata dalle istituzioni locali una grande e costante attenzione nei confronti della vicenda, che interessa il futuro di centinaia di famiglie, da parte dell'azienda non sono arrivati segnali diversi dalla chiusura finora annunciata''. ''Sicuramente bene hanno fatto il Comune di Terni e la Provincia - continua Ferrante - a richiedere nuovamente al ministro Scajola la riapertura del confronto per tentare tutte le strade possibili affinche' non venga spazzata via una intera realta' industriale, quale e' il polo chimico ternano, salvaguardando cosi' il futuro economico e lavorativo di migliaia di persone''. Condividi