Dopo aver raccolto per giorni informazioni personali sul conto di anziani pensionati si avvicinavano loro spacciandosi per agenti assicurativi e chiedendo di fare fronte al pagamento di fantomatiche polizze in scadenza, che dicevano essere intestate a un parente: una truffa scoperta dai carabinieri della compagnia di Todi che hanno arrestato ieri sera due napoletani di 42 e 35 anni, Gennaro Salamandro e Maurizio Buoniconti. Entrambi sono risultati con precedenti specifici e nullafacenti. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini, i due presunti truffatori per ottenere la somma richiesta, che variava da 600 a 1.500 euro, prospettavano al pensionato, in caso di mancato pagamento, gravi sanzioni nei confronti del parente insolvente. I particolari sull'operazione sono stati resi noti stamani in una conferenza stampa, dal vice comandante dell'Arma provinciale di Perugia, tenente colonnello Antonio Sergi e dal comandante della compagnia di Todi, capitano Marcello Egidio. Secondo la ricostruzione accusatoria i due campani agivano utilizzando sempre lo stesso modus operandi. Da Napoli arrivavano a Todi, dove per alcuni giorni soggiornavano in un albergo. Da qui raggiungevano alcune località dell'Umbria che battevano insistentemente chiedendo informazioni su parenti e amici di alcuni anziani che erano stati individuati come possibili vittime. Successivamente, quindi, si avvicinavano ai pensionati fingendosi agenti assicurativi e convincendoli a pagare polizze in realtà - secondo gli investigatori - inesistenti. I carabinieri hanno accertato nella provincia di Perugia almeno tre episodi. Il primo il 24 marzo scorso, ai danni di una sessantasettenne di Panicale, dalla quale i due - sempre in base alla ricostruzione accusatoria - si sono fatti consegnare 1.400 euro in contanti. Il secondo tentativo, non andato a buon fine, si è verificato sette giorni dopo, a Città della Pieve, questa volta ai danni di una donna di 86 anni alla quale era stato chiesto di consegnare 1.500 euro per il pagamento di una polizza assicurativa del figlio, prospettando nei confronti di questo ultimo una sanzione di 900 euro in caso di insolvenza. Quando però l'anziana ha cercato di mettersi in contatto con il giovane telefonicamente i due campani si sono allontanati non riuscendo a mettere in atto la truffa. L'ultimo episodio, infine, ieri sera, a Ripabianca, una frazione di Deruta. Sempre fingendosi agenti assicurativi i due - hanno riferito i carabinieri - si sono avvicinati ad un anziano del posto al quale hanno detto di dover riscuotere il premio di una polizza intestata al genero, fornendo anche nome e cognome di quest'ultimo. Di fronte a tanti particolari l'uomo ha consegnato ai due 600 euro, pari all'intera pensione riscossa poco prima. Gennaro Salamandro e Maurizio Buoniconti sono stati però bloccati poco dopo dai carabinieri mentre rientravano in albergo e arrestati con l'accusa di truffa aggravata. Le indagini proseguono per verificare se i due si siano resi responsabili di altri analoghi episodi in tutto in territorio nazionale. Stamani, nel corso della conferenza stampa, il vice comandante Sergi ha spiegato come, da tempo, nella provincia di Perugia, si registra un aumento delle truffe ai danni di anziani. Per fare fronte e prevenire questo fenomeno il comando provinciale dell'Arma di Perugia, in collaborazione con i Comuni e tutte le associazioni degli operatori economici e di categoria, ha in atto un'attività di prevenzione consistente nella comunicazione di misure di autotutela rivolte soprattutto alle categorie più colpite. Condividi