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2010: epoca di talent show in tv come in parlamento, “fattori X” creati a tavolino sullo standard dello spettacolo per famiglie, revival consolatorio di suoni e immagini che rassicurino e non facciano pensare. Il Festival Alive (“vivo”), dà spazio ad “altre” voci, proponendo musica di qualità, declinata anche nel linguaggio del teatro, del video e dell’illustrazione. Un incrocio ideale che si ripeterà lunedì 19 aprile presso l’Università per stranieri di Perugia con due autori separati da limiti spaziotemporali ma uniti nel compiere arte di “controtendenza”: Demetrio Stratos e Filippo Timi. DEMETRIO STRATOS LA VOCE E IL SOGNO porrà l’accento sulla musica “diversa” di un indiscusso conciliatore di stili (e mondi) opposti, sulla voce di una generazione che cercava di riportare l’arte alle masse senza banalizzarla nel “bel canto”, elevandone anzi i contenuti e la “comunicazione” col pubblico. Virgilio ideale per un’incursione verso l’immaginario “destrutturante” di Stratos sarà appunto Timi, geniale ed irriverente “discepolo” che si muove in antitesi alle convenzioni sociali e alle regole di mercato, sia sulla scena che sulla “pagina”. Si partirà dal “racconto” per giungere alla musica dal vivo e alla performance teatrale: alle 16:30 il docufilm “La Voce Stratos” di Luciano D’Onofrio e Monica Affattato, ritratto definitivo e “corale” dell’artista italo-greco-egiziano con numerose interviste ai “compagni di strada” e preziosi filmati inediti; al termine della proiezione un medley dei brani storici degli Area eseguito da Patrizio Fariselli, a cui seguirà un’incontro con i protagonisti moderato dal critico Luca Frazzi e dal curatore dell’evento Giuseppe Sterparelli. Ingresso gratuito /Info: www.alivemusicfestival.it Condividi