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CITTA' DI CASTELLO - Al Teatro degli Illuminati di Città di Castello, sabato 10 aprile, alle 21, si prevede una serata di gran divertimento con La Commedia di Candido un nuovo lavoro teatrale di Stefano Massini che ci porta tra il lumi del settecento. Nei panni della protagonista una spassosa Ottavia Piccolo, affiancata da Vittorio Viviani, Natalia Magni, Massimo Zordan, Francesca Farcomeni, Desireè Giorgetti, Alessandro Pazzi, con la raffinata regia di Sergio Fantoni. Immaginatevi una donna formidabile. Il suo nome è Augustine. Questa donna è un terremoto di invenzioni, uno scrigno di trovate: ogni momento ne tira fuori una. Forse perché un tempo faceva l’attrice, sui palcoscenici più malfamati del 1700 parigino. Ora, immaginatevi che questo portento di donna finisca dentro una storia mille volte più grande di lei. Più precisamente: immaginatevi che finisca in un triangolo impazzito fra tre signori di mezza età non proprio sconosciuti, di nome Denis Diderot, Jean Jacques Rousseau e lo splendido Voltaire. Perché il caso vuole che l’ultimo di questi tre stesse terrorizzando il mondo dalla sua villa di Ginevra. Questa non è un’invenzione: risponde al vero. Voltaire minacciava infatti di dare alle stampe un certo libretto satirico – piuttosto cattivo – in cui in un colpo solo avrebbe messo alla berlina tutti i potenti del suo tempo, tutti i valori, tutti i suoi colleghi. Insomma: tutto quanto. Questo simpatico libretto si sarebbe chiamato Candido. Immaginatevi un caos senza precedenti. Diderot teme per la propria Enciclopedia. Rousseau ha i brividi perché sa che Voltaire lo odia da sempre. I sovrani di mezza Europa tremano all’idea di essere svergognati. I gesuiti si preparano alla censura immediata. E ognuno di loro si precipita alla controffensiva: ciascuno per sé e Dio per tutti. Ma comunque tutti contro Voltaire. E tutti contro il Candido. La nostra Augustine si trova impelagata in questo turbinio. Le toccherà un’avventura rocambolesca – sempre sul filo del rasoio – fra le fisime di Diderot, le sontuose colazioni di Voltaire e il tinello fatiscente di Rousseau. Un vortice di travestimenti. Una carambola di finzioni. Un gioco di teatro nel teatro che si moltiplica all’infinito. Immaginatevi infine uno spettacolo colorato. Coloratissimo. Un susseguirsi di scene incalzanti dove si rincorrono – fioretti e sciabole - duelli di battute spietate, senza un attimo di tregua. Ma in questa favola-avventura di pieno Settecento fra filosofi e parrucche c’è molto che ci riguarda da vicino: dalla libertà di pensiero al riscatto femminile, dalla lotta contro le guerre ingiuste fino all’integralismo religioso. D’altra parte sono questi i temi del Candido. E chi non è d’accordo, se la prenda con Voltaire. Insomma: immaginate uno spettacolo divertente su temi molto seri. Una commedia dove grandi domande sono travestite da sberleffi. Perché “non c’è miglior modo di pensare che farlo ridendo”: anche questa frase la scrisse il signor Voltaire. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it. Condividi