GUBBIO - Domenica 21 marzo si è tenuto, presso il Comune di Acqualagna, il convegno/tavola rotonda dal tema: “Distretto Rurale Umbria Marche: un progetto concreto per lo sviluppo della montagna”. A coordinare i lavori è stato il presidente del Comitato promotore del Distretto nonchè vicesindaco di Cantiano Carlo Zaia, mentre a trarre le conclusioni è stato l’assessore del Comune di Gubbio Graziano Capannelli.
«E’ stata una giornata molto proficua – commentano capannelli e Zaia - perché per la prima volta, dopo il lungo periodo dedicato alla costruzione della rete dei Comuni, Enti, Associazioni, Province, imprese ecc. che hanno aderito a questo progetto unico in Italia intuendone le grandi opportunità e potenzialità, ci si è confrontati su progetti concreti e realizzabili in tempi relativamente brevi. La testimonianza della validità del progetto e della necessità di iniziare ad operare sul piano pratico sin da subito, è data dal fatto che tra i relatori del convegno, nonchè sostenitori del modello del distretto rurale, erano presenti l’onorevole Massimo Vannucci, l’assessore della Provincia di Pesaro-Urbino Tarcisio Porto, il consigliere della Provincia di Perugia con delega ai territori Luca Baldelli, il segretario dell’Uncem Paolo Baronti; da registrare inoltre la partecipazione dei sindaci e assessori umbri e marchigiani e dei soggetti privati interessati.»
«Ognuno, per le proprie competenze, ha fornito un contributo importante. e molti sono stati gli impegni assunti. Oltre a riepilogare la storia del percorso intrapreso, si è analizzato lo stato dell’arte e i limiti attuali che vedono la mancanza della legge regionale umbra sui distretti rurali e il ritardo nell’adozione della legge regionale sui distretti rurali nella Regione Marche (attualmente ancora in bozza). A tal proposito, è emersa la proposta di elaborare un disegno di legge da far approvare da tutti i Consigli Comunali e Provinciali aderenti al Distretto. Comunque, in attesa delle Leggi Regionali (e del conseguente riconoscimento del distretto), per non disattendere le aspettative del territorio, è stata manifestata la volontà di avviare delle attività strategiche per supportare lo sviluppo del distretto Umbro Marchigiano attraverso il potenziamento delle attività del comitato promotore del distretto e l’utilizzo degli strumenti messi in campo dai PSR regionali. Infatti sono stati elencati una serie di possibili progetti strategici implementabili al di là del riconoscimento legislativo. Ad esempio: 1) Attivazione della filiera legno – energia per una gestione integrata del territorio; 2) sviluppo di un’offerta enogastronomica basata su una filiera a “Km 0”; 3) costruzione di una rete territoriale per il turismo responsabile in ambienti rurali di qualità; 4) itineroteca dell’Appennino: mappatura a fini gestionali di reti sentieristiche e viabilità forestale; 5) supporto alla valorizzazione e gestione delle Aree protette.»
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