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AMELIA - Accusato di stalking nei confronti di una donna della quale si era invaghito, non corrisposto, un venticinquenne residente ad Amelia non potra' avvicinarla, cosi' come i suoi congiunti, il suo posto di lavoro e frequentare gli stessi luoghi. A stabilirlo e' stato il gip di Terni Pierluigi Panariello su richiesta del sostituto procuratore Massimo Casucci al termine di un'indagine della squadra mobile della questura. Il giovane infatti e' accusato di persecuzione nei confronti della donna, di 35 anni. Secondo gli investigatori aveva infatti creato nei suoi confronti un clima di terrore. Al punto che la trentacinquenne - e' emerso dagli accertamenti - aveva paura di uscire di casa. Il giovane e' inoltre accusato di averle fatto perdere alcune occasioni di lavoro, costringendola a cambiare piu' volte il numero telefonico per non essere subissata da chiamate, sms, e squilli a tutte le ore del giorno e della notte. In piu' occasioni la donna ha trovato gli pneumatici della sua auto bucati, i vetri dei finestrini infranti, la carrozzeria rigata, bigliettini minacciosi sul parabrezza. La donna a piu' riprese aveva denunciato il giovane per ingiurie, violenza privata e minacce. Ora il provvedimento della magistratura ternana per lo stalking. Condividi