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VERONA - Il vino dei vitigni autoctoni della Terra Santa al Vinitaly. Sabato 10 aprile alle ore 12,00 a Verona al Vinitaly presso il Padiglione 7B Stand 3D della Regione Umbria verra' presentato il progetto di riqualificazione della centenaria Cantina di Cremisan dei Salesiani di Terra Santa. 100 anni di presenza in una zona ferita dal conflitto israelo-palestinese, una cantina gestita dai Salesiani di Betlemme, un progetto di riqualificazione e sviluppo umano del Vis, il recupero di alcuni vitigni autoctoni ed uno dei maggiori wine maker a livello internazionale Riccardo Cotarella insieme per costruire una vera e propria azienda vitivinicola in Terra Santa con una missione piu' importante: creare una piattaforma comune per il dialogo tra i popoli di questa Terra. Questo sara' l'impegno dei Salesiani e del VIS che stanno lavorando al progetto. Situata a 5 chilometri da Betlemme e a 12 da Gerusalemme, costruita nel 1885 sulle rovine di un monastero bizantino del settimo secolo, la Casa dei Salesiani si trova in una zona considerata uno dei piu' antichi insediamenti agricolo-artigianali della Palestina. I vigneti, tagliati in due dal muro di separazione, tra Palestina ed Israele, andranno a produrre varie qualita' di vino sotto un'unica etichetta: Cremisan. Il progetto, quindi, mira alla riqualificazione del territorio e della cantina, salvaguardando da un lato le specie vitigne autoctone e dall'altro garantendo posti di lavoro per la popolazione locale, con il fine ultimo di produrre introiti destinati al sostegno delle molteplici attivita' formative dei Salesiani. La cantina oggi produce 7 qualita' di vino da tavola. Per le nuove produzioni vinicole, ci si e' concentrati sui vitigni Hamda'ni-Ja'ndali, Dabou'ki e Ba'ladi. Grazie alla presenza di un enologo, Andrea Bonini, un agronomo italiano, Roberto Paglierini, e della collaborazione dell'Universita' di Hebron e dell'Istituto Agrario S. Michele all'Adige, si sta approfondendo lo studio di queste e di altre specie di uve autoctone. Condividi