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PERUGIA - Argini in terra battuta in grado di fermare le esondazioni del fiume Tevere che negli ultimi anni, la piu' grave quella del 2005, sono stati causa di danni ingenti a strutture civili e industriali sia dell'Alto Tevere che del Perugino. Il progetto e' stato realizzato dagli uffici tecnici della Provincia di Perugia ed e' stato al centro di una commissione congiunta, Provincia e Comune di Perugia, guidata dai presidenti Massimiliano Capitani e Carlo Fabbri alla quale hanno partecipato tutti i membri politici dei due enti. ''Da dieci anni - ha affermato Massimiliano Capitani - si discute su interventi da mettere in campo per cercare di trovare una soluzione alle piene del fiume Tevere. Come Provincia abbiamo elaborato un progetto ad hoc per superare il problema. E' il tempo che la politica prenda delle decisioni andando al di la' dell'appartenenze ai vari enti amministrativi''. Gli argini in terra battuta sono previsti nella zona dei Ponti di Perugia. Nel progetto complessivo e' inserita anche un'opera sia di manutenzione che di nuova costruzione di parte delle reti fognarie delle zone piu' colpite dalle esondazioni. ''Prendere delle decisioni utili - ha spiegato il capogruppo del Pd, Giampiero Rasimeli - e che si possono realizzare in tempi rapidi e' un compito che spetta alla politica. Noi stiamo cercando di adempiere a questo compito confrontandoci in maniera costruttiva per cercare di mettere un primo tassello sul rischio idrogeologico che incombe su tutti i nostri territori''. Ora il progetto elaborato dai tecnici e' nelle mani del Comune di Perugia che dovra' affidarlo alla Comunita' Montana. Di soluzione ''eccellente presa dai tecnici'' ha parlato il centrodestra per bocca del capogruppo del Pdl, Piero Sorcini che ha definito ''utile anche per la valorizzazione dei territori e dei centri minori''. ''Chi vive lungo il Tevere - ha spiegato Franco Granocchia, capogruppo regionale dell'Italia dei Valori - aspetta da noi da tempo di mettere in campo delle soluzioni serie. Finalmente siamo in grado di annunciare un intervento forte, risolutivo e a baso impatto ambientale. Mettiamo fine anche al chiacchiericcio di chi puntava il dito, ad ogni esondazione, contro la Diga di Montedoglio. Questo invaso non ha colpe sulle piene e inoltre garantisce acqua nei momenti di massima siccita'''. Condividi