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Fingendosi promotore finanziario ha truffato più di 100 ignari investitori tra Rieti, Terni, Viterbo e Roma dileguandosi con un bottino di 5 milioni di euro. E' quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Rieti che ha denunciato un fornaio di 38 anni di Roma che raccoglieva risparmi promettendo una rendita sicura del 60% per ogni investimento e del 100% su alcuni investimenti pluriennali. Secondo quanto illustrato oggi in conferenza stampa dal comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Rieti Vincenzo Tedeschi, verso la fine degli anni '90 il fornaio aveva azzardato con fortuna qualche investimento in borsa. Un passaparola repentino e l'illusione di far fruttare i risparmi di una vita aveva convinto commercianti, pensionati e altre persone ad affidarsi all'intraprendente fornaio. Dopo qualche mese però le prime gravi perdite, celate da false rassicurazioni sul buon andamento dei titoli, avevano indotto il falso promotore alla fuga, nel giugno 2008, con quel che restava del bottino accumulato. Le telefonate disperate dei truffati avevano spinto il falso broker a sporgere un'autodenuncia al commissariato capitolino e a rilasciare interviste a quotidiani nazionali in cui confessava di aver agito sempre in buona fede. Nessun investitore si era accorto però che ogni contratto realizzato dal broker riportava un numero di polizza poi rivelatosi relativo a un'assicurazione sulla vita a beneficio dello stesso broker. Alla fine l'uomo, che fino al giorno prima della fuga aveva continuato a far sottoscrivere contratti, è risultato debitore di circa cinque milioni di euro nei confronti dei clienti truffati e di una serie di istituti di credito nazionali ed esteri. Dall'analisi dei numerosi conti correnti sono risultate operazioni per circa cinquanta milioni di euro. L'attività investigativa delle Fiamme Gialle reatine ha consentito di accertare che gran parte del denaro ricevuto dagli ignari clienti era stato utilizzato dal promotore per acquisto e arredo di immobili di sua proprietà, acquisto di autovetture, scommesse sportive e viaggi all'estero. I militari, che hanno ricostruito spese personali per circa un milione di euro grazie all'utilizzo, anche all'estero di 15 carte di credito a disposizione, hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria il falso broker per i reati di truffa, appropriazione indebita ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria. Condividi