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CITTA' DEL VATICANO - I cattolici non possono accettare le ingiustizie elevate a "diritto" e a leggi, prima fra tutte "l'uccisione di bambini innocenti non ancora nati": é quanto ha detto papa Ratzinger durante la Messa del Crisma celebrata stamane a San Pietro. Si tratta di un rito in cui vengono benedetti gli olii dei sacramenti, tra cui quello del sacerdozio; la cerimonia del giovedì santo è dedicata pertanto alla missione dei preti. Il pontefice non ha parlato dello scandalo della pedofilia che sta investendo la Chiesa, ma ha incitato i cristiani a "rifiutarsi di fare ciò che negli ordinamenti giuridici non è diritto, ma ingiustizia". "La lotta dei cristiani consisteva e consiste - ha detto Ratzinger - non nell'uso della violenza, ma nel fatto che essi erano e sono tuttora pronti a soffrire per il bene, per Dio. Consiste nel fatto che i cristiani, come buoni cittadini, rispettano il diritto e fanno ciò che è giusto e buono. Consiste nel fatto che rifiutano di fare ciò che negli ordinamenti giuridici in vigore non è diritto, ma ingiustizia." "La lotta dei martiri consisteva - ha ricordato il Papa - nel loro 'no' concreto all'ingiustizia: respingendo la partecipazione al culto idolatrico, all'adorazione dell'imperatore, si sono rifiutati di piegarsi davanti alla falsità, all'adorazione di persone umane e del loro potere". "Con il loro "no" alla falsità e a tutte le sue conseguenze hanno - ha proseguito - innalzato il potere del diritto e della verità. Così hanno servito la vera pace. Anche oggi è importante per i cristiani seguire il diritto, che è il fondamento della pace. Anche oggi è importante per i cristiani non accettare un'ingiustizia che viene elevata a diritto - per esempio, quando si tratta dell'uccisione di bambini innocenti non ancora nati". Tutto questo nel giorno in cui è trapelata la notizia seconda la quale gli avvocati delle vittime americane dei preti pedofili sarebbero intenzionati a chiamarlo a testimoniare nei processi in corso presso alcuni tribunali Usa. Condividi