MAGIONE – Sabato 3 aprile alla Torre dei Lambardi di Magione, alle ore 18.00, inaugurazione della mostra "Ogni orizzonte è un nuovo inizio. Romano Bertuzzi. Il segno e il corpo", a cura di Maurizio Coccia ed Enzo De Leonibus che vede la riapertura al pubblico, per il periodo estivo, dello storico edificio.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 maggio, è realizzata con il sostegno degli assessorati alla Cultura, assessore Giacomo Chiodini, ed alle Attività produttive, assessore Ivo Baldoni, di Magione ed è organizzata in collaborazione con l’associazione turistica di Magione, presidente Luigi Bufoli. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un più articolato progetto di rete a carattere regionale: VIEW. Rotte del contemporaneo in Umbria, nato dalla collaborazione dei comuni di Città della Pieve, Magione, Trevi.
In questi ultimi anni si sono susseguite, a Magione, molte iniziative sull’arte contemporanea grazie soprattutto all’attività dell’associazione culturale Z.ONE che nasce nel 2008 «con lo scopo di diventare un polo di attività creative per la produzione e la presentazione, la riflessione e la comunicazione dei fenomeni artistici contemporanei nelle loro diverse manifestazioni globali».
Tra i fondatori nomi che da anni sono nel panorama artistico umbro e nazionale con diverse professionalità come nel caso di Maurizio Coccia, curatore e direttore dal 2003 al 2006 del Trevi Flash Art Museum e, attualmente, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini a Trevi o l’artista Giorgio Lupattelli, la cui ricerca artistica lo ha portato ad essere uno dei più apprezzabili artisti multimediali nel panorama artistico contemporaneo, a cui si affiancano Lorenzo Dogana e Riccardo Dogana, eredi di una grande tradizione fotografica, Matilde Martinetti, Mara Predicatori, Chiara Segantini e Fabrizio Ricci.
Con la mostra di Bertuzzi, uno dei più importanti artisti del disegno italiano, prosegue quel percorso che vede gli organizzatori proporre eventi artistici che valorizzino le realtà locali sempre con un occhio attento al panorama nazionale.
Nascono in questo modo importanti collaborazioni e scambi con altre istituzioni. La mostra, infatti, è co-prodotta con il Museo Laboratorio di Città Sant'Angelo di Pescara, dove è visibile, sino al 13 aprile, una cospicua selezione di altre opere dell’artista.
Un mondo fortemente legato alla tradizione contadina quello che emerge dalle opere di Bertuzzi il cui percorso artistico è stato, ed è, una continua ricerca di esprimere attraverso l’arte il mondo della natura e di quel mondo contadino di cui si sente figlio e testimone.
«La creatività, la poesia le ho sempre riscoperte nella natura e nella vita contadina che mi appartiene – afferma Bertuzzi -. Le colline piacentine della valle del Trebbia mi hanno formato attraverso una cultura popolare fortemente legata alla natura. Una cultura fatta di tradizione, di lavoro duro, di azioni che sono entrate nel mio animo di uomo come elementi spirituali e non solo meccanici, in cui ho colto un principio creativo da riproporre».
Bertuzzi, che ha fatto realizzare vere e proprie performance anche alla madre, facendola cucinare o fare il pane, cioè compiendo atti che ripristinano un legame tra l’uomo e i suoi alimenti, esporrà nelle sale della Torre dei Lambardi delle grandi opere su carta, Lavori monumentali, in bianco e nero, tracciati a grafite su carta, che restituiscono con incredibile perizia i dettagli di scene legate alla cultura materiale delle campagne padane (zona di provenienza dell’artista).
Grazie al dono di una manualità degna dei più grandi maestri del passato, riesce ad estrapolare dalla Natura la sua essenza più invisibile e segreta. L’estrema capacità tecnica, in cui Bertuzzi eccelle come pochissimi in Italia, e che richiama gli erbari rinascimentali per l’acutezza del dettaglio, fa di questi lavori un unicum che va compreso e non solo ammirato.
Disegni che raffigurano prevalentemente rocce e alberi con una loro spettacolarità che salta agli occhi di tutti. Nel rigore di un bianco e nero che ha morbidezze inattese, Bertuzzi mostra il suo mondo duro e compatto, ma aperto al mondo e agli altri. Oltre al corpus di disegni, la mostra presenta anche una serie di “sculture naturali” e un ricco documentario video sull'attività di Bertuzzi.
Orari di visita: 10.30-13 / 15-18, dal giovedì alla domenica (dal lunedì al mercoledì aperto su prenotazione). Aperto lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno (compresi giorni di ponte se presenti)
Ingresso: 3,00 € intero; 2,00 € dai 19 ai 25 anni, Soci del Touring Club, gruppi superiori alle 15 persone, ultrasessantenni; 1,00 € ragazzi dai 7 ai 18 anni residenti nel Comune di Magione; gratuito per ragazzi fino a i 6 anni compiuti e per ragazzi fino ai 14 anni residenti nel Comune di Magione.
Informazioni: 075.8473078,
info@zonecc.org,
torredeilambardi@alice.it
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