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GUALDO TADINO - In un programma di intensa liturgia pasquale a Gualdo Tadino i riti della Settimana Santa si caratterizzano in manifestazioni di alto contenuto religioso, tra le quali si distingue la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, un corteo imponente che rievoca la Passione di Gesù nel rispetto della tradizione medievale tramandata dalla Confraternita di Santa Maria dei Raccomandati, i cui associati indossavano caratteristici sacchi bianchi con cappuccio. Questa antichissima rappresentazione dei Misteri, che è da annoverare tra le più significative della regione, per testimonianza culturale e valore spirituale, era un tempo composta in massima parte dai membri delle Confraternite gualdesi, vestiti di sacchi di colore e distintivi diversi, che procedevano a coppia cantando e salmodiando le antiche laude, di cui la città conserva una preziosa raccolta. Sull’impronta lasciata da queste compagnie laicali prese corpo la grandiosa e spettacolare processione figurativa e drammatica del Venerdì Santo che ogni anno, dal sec. XIII, muove dalla chiesa di San Francesco, dove è custodito il simulacro del Cristo Morto; nel suo lento procedere lungo il suggestivo scenario offerto dalle vie e piazze del centro storico rappresenta, con oltre duecentotrenta personaggi, la tradizionale sequenza del dramma storico della Passione, con quattordici gruppi che ripropongono gli episodi più significativi della Via Crucis. Al suono della “battistrangola”, antico strumento musicale quasi del tutto scomparso, un gruppo di incappucciati annuncia la Processione che sfila alla luce delle fiaccole rappresentando le fasi più belle e cruente della cattura, del processo, dell’ascesa al Calvario e della crocifissione di Gesù. Chiudono, in modo estremamente significativo, il simulacro del Cristo Morto (sec. XVIII) trasportato per antica tradizione dalla Confraternita della Santissima Trinità, la statua della Madonna Addolorata e il popolo dei fedeli. Lo spessore drammatico di tale rievocazione, pur nella semplicità del cerimoniale, raggiunge toni elevati con la scena della Crocifissione nel suggestivo scenario della piazza maggiore. Condividi