Pianificazione paesaggistica e progettualità energetica. Come combinare, evitando il muro contro muro, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale esistente con la necessità di portare avanti una politica di interventi per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili? Come conciliare, in altre parole, criteri di sostenibilità e di preservazione del paesaggio con il suo “utilizzo”, in una prospettiva di partecipazione attiva della popolazione? Sarà questo il tema del workshop “Un nuovo paesaggio per l’autonomia energetica?”, in programma il 15 aprile nell'ambito della Conferenza internazionale sul Clima “Local Solutions for Change – Perugia 2010”.
“Negli ultimi due anni – esordisce Francesco Ferrante, della Commissione Ambiente, Territorio e Beni Ambientali del Senato, tra i relatori dell'incontro - anche il nostro paese si è messo in moto sul fronte delle rinnovabili. Abbiamo registrato l’istallazione di oltre 1000 Mw di fotovoltaico e ormai più 6 TWh sono prodotti con il vento: nel 2009 un Kwh su quattro prodotto in Italia proveniva da fonti rinnovabili”. Certo, prosegue Ferrante, “siamo ancora distanti da paesi come la Spagna e la Germania, ed è per questo che è fondamentale che il prossimo sviluppo di queste fonti, che dovrà continuare ad essere impetuoso, sia regolato con attenzione, in modo da poterlo mantenere in equilibrio con lo straordinario patrimonio costituito dal nostro paesaggio, senza ripetere vecchie strade e vecchi errori che hanno consentito un consumo del nostro territorio intollerabile e devastante”.
Nell'incontro del 15 aprile, ospitato al Centro congressi Capitini del capoluogo umbro, si discuterà di criteri ed esperienze in Italia ed Europa, partendo dal Piano paesaggistico regionale (Ppr) dell’Umbria, redatto sotto la guida dell’ing. Luciano Tortoioli, Direttore della Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture della Regione Umbria; interverrà poi Gerda Stuchlik, assessore all’ambiente di Friburgo, la “città solare” europea per antonomasia, mentre l’architetto Alessio Battistella, del Politecnico di Milano, presenterà le risposte tecniche più aggiornate e i criteri per scegliere le soluzioni migliori.
Impianti eolici, solari e a biomasse, rappresentano infatti da una parte un'importante investimento per raggiungere l'obiettivo dell'autonomia energetica di un territorio ma, allo stesso tempo, sono spesso visti come minacce per l'armonia e la bellezza del paesaggio e la difesa della biodiversità. Ed è pertanto indispensabile trovare un luogo comune di confronto fra le diverse istanze, per riuscire a raggiungere una mediazione tra tutela e rispetto dei vincoli, da una parte, e necessità di interventi concreti, dall'altra. Una “giusta proporzione”che è stata recentemente ribadita anche dalla sentenza del Tar dell'Umbria che, il 9 febbraio scorso, ha annullato il provvedimento della Sopraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria contro l’impianto eolico di San Giustino.
“Il workshop in occasione della Conferenza Internazionale sul Clima – sottolinea Raffaello Di Benedetto, Direttore Area ambiente e territorio della Provincia di Perugia, che coordinerà l'incontro – nell'ottica della ricerca di una mediazione culturale indispensabile tra le varie istanze in campo”. Un ruolo, questo, che nei prossimi mesi spetterà proprio alla Provincia, che con il nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale dovrà fungere da snodo tra le linee guida del Piano paesaggistico regionale (attualmente “preadottato”, ma che verrà “adottato” e approvato definitivamente entro la fine dell'anno) e i vari Piani regolatori comunali.
“Un ruolo fondamentale – conclude Di Benedetto – perché dovremo adoperarci per tradurre progettualmente a livello territoriale le norme regionali, cercando un punto di incontro, prima di tutto culturale, con amministrazioni locali e associazioni di cittadini”.
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