Nato a Terni nel 1978, inizia a fare politica, prima nel movimento studentesco e poi nel Partito della Rifondazione Comunista. Nel 1995 viene eletto coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti. Nell’aprile 1997 viene eletto Consigliere Comunale a Terni.
Nell’aprile del 1999 viene eletto segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Nel giugno 1999, e nel giugno 2004, viene eletto consigliere comunale. Nell’aprile 2002 e nel febbraio 2005 viene riconfermato nel ruolo di segretario provinciale di Rifondazione Comunista, entrando anche a far parte del Comitato Politico Nazionale del P.R.C. Si è occupato, fra l’altro, di progetti di cooperazione decentrata per lo sviluppo sociale e economico di paesi in del terzo mondo.
Nelle elezioni regionali del 2005 è stato il candidato più votato in Umbria del Partito della Rifondazione Comunista con 4088 preferenze. Da febbraio a ottobre 2009 ha svolto il ruolo di commissario straordinario di Rifondazione Comunista nella provincia di Terni, gestendo le elezioni amministrative dove dal PRC è stato conseguito il miglior risultato in Italia.
Dal maggio del 2005 ad oggi ha svolto il ruolo di assessore regionale con deleghe alle Politiche sociali, Politiche abitative, Edilizia pubblica, Politiche giovanili, Immigrazione, Volontariato e cooperazione sociale. Alla sua azione si devono, fra l’altro, la riforma del sistema di welfare umbro con la legge di riforma dei servizi sociali e il nuovo Piano sociale regionale, l’istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza per i disabili e gli anziani, con a disposizione 115 milioni di euro per i prossimi tre anni, il raddoppio della spesa sociale regionale a fronte dei drammatici tagli del governo al welfare, il dimezzamento delle morti legate alle sostanze stupefacenti, il rilancio delle politiche abitative con investimenti per oltre 150 milioni di euro e 3500 alloggi realizzati per le famiglie in difficoltà, l’istituzione del fondo regionale per l’affitto, la messa in sicurezza di centinaia di edifici scolastici, un’azione di sistema con cospicue risorse per contrastare l’impoverimento delle famiglie umbre, il rilancio delle politiche in favore dei giovani, il potenziamento delle politiche di contrasto alla violenza sulle donne, politiche sull’immigrazione che fanno dell’Umbria la regione italiana con il più alto livello di integrazione sociale.
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