I Comuni si trovano spesso a dover esaminare le pratiche inerenti l'autorizzazione edilizia per edificazioni in prossimità di elettrodotti esistenti. Visto che come indicato nell'art. 4 della legge n.36/01 comma h) "all'interno delle fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore", l'Amministrazione deve avere uno strumento di pianificazione territoriale di immediata applicazione che consenta l'identificazione dei vincoli urbanistici che derivano dall'applicazione dell'obiettivo di qualità. In convenzione con le Amministrazioni comunali e sulla base di accordi di programma specifici, Arpa Umbria ha realizzato il Progetto ELF con l'obiettivo di generare un Sistema Informativo Territoriale (SIT) che, mediante la conoscenza della localizzazione e dei dati tecnologici delle linee elettriche, fornisce anzitutto la valutazione delle Distanze di Prima Approssimazione (DPA) e successivamente mappe vettoriali in formato elettronico direttamente sovrapponibili alle Carte Tecniche Regionali (CTR) o alle ortofoto. Il primo Comune umbro ad aver aderito al Progetto ELF è stato quello di Gualdo Tadino che, sottolinea Arpa, è risultato essere un buon candidato per effettuarne la sperimentazione grazie anche all'estensione del suo territorio e alle differenti tipologie di elettrodotti AT che lo attraversano. “Il quadro emerso al termine dello studio è rassicurante in quanto i valori rientrano nella media – evidenzia Sara Passeri, dirigente Arpa della sezione di Città di Castello-Gubbio-Gualdo Tadino – Il progetto ha un duplice scopo: valutare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, e Gualdo presenta alcune zone densamente abitate situate a ridosso di tralicci dell’alta tensione, e indicare le aree dove non si può costruire, così da evitare errori commessi in passato, consentendo allo stesso tempo una pianificazione territoriale. Ci auguriamo che l’esempio di Gualdo Tadino venga raccolto anche da altri Comuni.” “La fase di studio è durata 45 giorni – spiega l’ingegnere Maila Strappini, referente per i campi elettromagnetici della Provincia di Perugia – La cartografia, disponibile on-line nel sito www.arpa-umbria.it, permette di individuare le aree che si trovano al di fuori delle fasce di rispetto e dove è quindi possibile edificare. Gli insediamenti all’interno devono essere invece sottoposti ad una valutazione più complessa.” Soddisfatto il sindaco Roberto Morroni sia per i risultati dell’indagine, ricordando che era stata avviata dal precedente esecutivo, che in generale per la collaborazione con Arpa. “La nostra amministrazione comunale ha un’attenzione particolare verso l’ambiente. Le conclusioni dello studio ci tranquillizzano, ma continueremo a tenere ben alta la guardia. Mi piace sottolineare il clima di stretta cooperazione con Arpa che nei mesi scorsi ha prodotto anche il regolamento per lo stoccaggio delle macerie, con Gualdo Tadino all’avanguardia anche in questo campo, essendo il primo Comune in Umbria a dotarsi di tale strumento.” Condividi