“Stiamo procedendo secondo la tabella di marcia che ci siamo dati insieme a tutti i sindaci dell'Alta Umbria con l'obiettivo di disporre nel 2011 del Piano d'Ambito dei Rifiuti ed essere quindi nelle condizioni di rispettare la normativa nazionale e dare applicazione al Piano Regionale in materia, contando sull'impegno formalizzato dalla presidente Maria Rita Lorenzetti che la Regione dell'Umbria cofinanzierà l'investimento finalizzato al potenziamento dell'impiantistica dell'Ati 1”. Il presidente dell'Ati 1 dell'Umbria Fernanda Cecchini ha aperto così i lavori della seconda assemblea della fase di consultazione per la redazione del Piano d’Ambito dei Rifiuti che si è svolta nella residenza municipale di Umbertide. Il confronto, seguito e animato dai rappresentanti della Regione dell’Umbria, delle istituzioni pubbliche dell’Alta Umbria e dei territori confinanti, delle organizzazioni di categoria, delle agenzie ambientali, dei responsabili di Sogepu e dei membri dei comitati popolari interessati, ha permesso di fare il punto sullo stato di avanzamento della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), che è stata avviata nella prima assemblea dello scorso 20 gennaio e, secondo le previsioni, si concluderà a metà maggio 2010, con la convocazione della terza iniziativa di partecipazione. Dopo l’introduzione del presidente Cecchini, sono intervenuti Alfredo Manzi, del Servizio Valutazioni Ambientali della Regione dell'Umbria, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Umbertide Federico Ciarabelli. L’ingegner Marta Davanzati ha illustrato le caratteristiche e i contenuti del Rapporto Ambientale e del Piano di Monitoraggio del Piano d’Ambito dei Rifiuti, in qualità di esperto incaricato della redazione dei due documenti, che sono elementi fondamentali del percorso di pianificazione intrapreso dall'Ati 1. Il Rapporto Ambientale permetterà di individuare, descrivere e valutare gli effetti significativi che l'attuazione del Piano d'Ambito potrebbe avere sul territorio di riferimento, nello spirito di elaborazione della V.A.S., che ha proprio l'obiettivo di garantire un'elevata protezione dell'ambiente. A inquadrare lo stato di avanzamento complessivo della redazione del Piano d’Ambito è stato l’ingegner Pierpaolo Pieroni, dirigente del Servizio Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani dell'Ati 1, che ha informato l’assemblea dell’avvenuta definizione delle linee guida che caratterizzeranno il modello gestionale per l’estensione della raccolta differenziata dei rifiuti ai 14 comuni dell’Alta Umbria con l’obiettivo di raggiungere la quota del 65% entro il 2012. Il responsabile di settore ha poi illustrato le ipotesi di potenziamento impiantistico formulate per la discarica di Belladanza, che il Piano d’Ambito individua come centro di selezione di tutta la parte indifferenziata dei rifiuti provenienti dall’Ati 1 (che a regime sarà pari al 35% della produzione totale) e di trattamento della frazione organica unica, con la produzione di biogas. Ottica nella quale il complesso dovrà essere adeguatamente potenziato sotto i profili strutturali e impiantistici. Il Piano d’Ambito prevede, inoltre, la realizzazione piattaforme per il trattamento e la lavorazione dei rifiuti differenziati a Città di Castello (Belladanza) e Gubbio (sito ancora da individuare). La definizione del Piano Economico-Finanziario e del Sistema Tariffario saranno le ulteriori tappe da traguardare nel percorso che porterà a completare l'elaborazione del Piano d’Ambito dei Rifiuti. Condividi