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''Nessun capo di imputazione pende su di me, in quanto le notizie apparse in quest'ultima settimana sulla stampa sono chiaramente non veritiere nella loro consistenza, lasciando pensare invece che sono mirate a voler sbattere il mostro in prima pagina'': il presidente del Perugia Leonardo Covarelli ha replicato così, in una conferenza stampa, alle notizie apparse sui giornali. I quotidiani locali hanno riportato che l'imprenditore ha ricevuto dalla procura perugina un avviso di conclusione indagini nel quale si ipotizza l'accusa di avere emesso fatture per operazioni inesistenti per 4 milioni di euro attraverso la società immobiliare Mas. Si fa inoltre riferimento a un'istanza di fallimento nei confronti del Perugia calcio. Covarelli ha detto di temere che ci sia un disegno finalizzato a sottrargli il Perugia calcio. ''Anche se – ha aggiunto - mi sto impegnando con tutte le forze per garantire un futuro alla società e continuerò a farlo. Per cui dico ai tifosi di stare sereni''. ''Due anni fa - ha spiegato Covarelli - c'era stata da parte dell'Ufficio delle entrate una normale verifica sulla Mas immobiliare, che fa riferimento al sottoscritto, e relativamente a quanto era stato contestato, una parte è stata saldata dopo avere raggiunto un accordo, mentre per la rimanente è in atto un contenzioso che si sta avviando alla fase conclusiva. Trattandosi di una cifra comunque superiore ai 250 mila euro è stata però inoltrata automaticamente comunicazione alla procura della Repubblica''. Relativamente all'istanza di fallimento che sarebbe stata presentata da due imprenditori romani contro il Perugia Calcio, Covarelli ha precisato di ''non aver ricevuto alcuna comunicazione''. ''Il fatto che nella settimana decisiva per garantire solidità alla società vengano rese pubbliche queste notizie - ha proseguito - fanno meditare e non nascondo che rischiano di far perdere la voglia di vivere''. Sul futuro immediato del Perugia calcio, il presidente ha sostenuto che ''l'attenzione in questa fase è rivolta a concretizzare la ricapitalizzazione per poter garantire le risorse necessarie a chiudere la stagione attuale al 30 giugno''. ''Dopo quella data - ha spiegato ancora - penseremo al prossimo anno, prendendo esempio da quelle società della nostra categoria che stanno facendo calcio con ottimi risultati, come ci ha dimostrato domenica il Lumezzane, spendendo molto meno di quanto abbiamo speso noi in questi ultimi due anni''. Clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/33475 per leggere l'intervista di Umbrialeft a Leonardo Covarelli sul caso dell'istanza di fallimento depositata dall'imprenditore romano Lucio Lo Sole. Condividi