Domani in cattedrale, a Terni, le esequie di mons. Gualdrini

TERNI - Saranno celebrate domani nella cattedrale di Terni le esequie di mons. Franco Gualdrini, l'ex vescovo della citta' morto nei giorni scorsi, alle quali parteciperanno i vescovi, i sacerdoti e i seminaristi dell'Umbria, nonche' il Collegio Capranica di Roma e le autorita' civili e militari della provincia di Terni. Il feretro sara' poi tumulato nella cripta della chiesa stessa. In questi giorni numerose sono state le attestazioni di cordoglio per la morte del vescovo emerito. Gia' nella serata di lunedi', continua - si legge in una nota delle diocesi - e' stata la presenza di persone alla camera ardente in cattedrale. Una processione continua proseguita anche nelle giornate di martedi' e mercoledi' mattina con fedeli, religiosi, sacerdoti, amici e conoscenti che hanno sostato in preghiera e partecipato ai momenti liturgici. ''Una manifestazione di affetto - e' detto ancora nella nota - che testimonia quanto mons. Gualdrini sia stato un vescovo veramente amato dai ternani, perche' ha mostrato un istintivo senso di paternita' e simpatia verso tutti coloro che lo hanno accostato. La sua partecipazione alla vita della diocesi e della citta' si e' evidenziata nei momenti di crisi attraversati durante il periodo del suo episcopato, siano stati essi i momenti di crisi della vita democratica o della vita produttiva e sociale della citta', perche' mons. Gualdrini e' stato un vescovo spesso presente in piazza pronto a testimoniare il suo coinvolgimento nella vita sociale oltre che religiosa della diocesi. Un affetto ricambiato con sincera stima e amicizia in questi giorni da tanti che oggi lo ricordano come padre affettuoso, guida attenta ed esempio di profonda umanita'''. Attestazioni di cordoglio al vescovo Vincenzo Paglia e all'intera diocesi sono giunte anche da Benedetto XVI, dalla Segreteria di Stato vaticana, dalla Conferenza episcopale umbra, dalla Presidenza della Provincia di Terni, dal sindaco e dal Comune di Amelia, dalla diocesi e dal vescovo di Faenza, dal presidente della Provincia di Ravenna, dal Consiglio regionale dell'Umbria e numerosi altri enti e associazioni.