Una sinistra che non faccia sconti e che sappia riaffermare le sue idee e i suoi valori come un punto di riferimento importante. E’ quanto ha chiesto oggi pomeriggio alla platea della sala della Vaccara di Perugia Orfeo Goracci, sindaco di Gubbio e capolista per la Federazione della Sinistra. “C’è bisogno di cambiamento e progresso – ha detto introducendo la serata il segretario provinciale del Prc Flamini, presente insieme a Claudio Grassi – specialmente per quelle fasce più deboli della società che aspiriamo a rappresentare. Ecco perché – dice Flamini ricalcando uno degli slogan della campagna – c’è bisogno di sinistra”. “La scadenza di domenica e lunedì – dice Goracci - per noi è delicata. Domenica e lunedì possiamo arrestare la china negativa. Per la prima volta da molto tempo si vedrà una sola falce e martello. Dopo anni di divisioni e di fratture possiamo dare l’idea di una sinistra forte e unita”. “Il cittadino medio - continua poi il sindaco - chiede che il suo voto possa contare per incidere sulle scelte della regione. Negli ultimi dieci o quindici anni qualche colpo questa regione l’ha perso. La dialettica che abbiamo avuto prima dell’accordo con il Pd deriva anche da questa diversa lettura della situazione”. Lo scopo dichiarato di Goracci è quello di avere una forte rappresentanza in Consiglio regionale: “Noi – dice – sosterremo lealmente Catiuscia Marini, e speriamo di avere una forte rappresentanza che tenga a sinistra la barra della coalizione”. Secondo il sindaco con il Pd si può fare un buon lavoro: “Sul reddito sociale ad esempio, al di là di come viene chiamato, credo ci siano risposte positive da parte del centrosinistra. Così come sull’ostilità al nucleare e agli inceneritori. La nostra sanità poi, anche se c’è qualche baronia di troppo, è un modello da preservare e sviluppare. Ha un’impostazione che va mantenuta”. Un tasto su cui Goracci poi ha particolarmente puntato durante questa campagna elettorale è quello della cosiddetta Tac: “La filiera turismo-ambiente-cultura (la Tac appunto, ndr) non deve essere solo uno slogan. Il modello delle tre C (cavatori, cementieri e costruttori, ndr) in questa regione non ha funzionato e ora la Tac deve servire a produrre occupazione e sviluppo di qualità. Abbiamo avuto forza e coraggio di stare col mondo del lavoro. Siamo stati la forza sempre accanto per esempio ai lavoratori della vertenza Merloni, cerchiamo di far pesare questa cosa. Sconti non ne dovremo fare. Le nostre idee e i nostri valori sono un punto di riferimento importante”. Condividi