La buona politica, ma ancora di più un forte senso morale di giustizia, ci esortano a prestare la massima attenzione ai diritti dei più deboli, agevolando il loro ingresso nel mercato del lavoro, offrendo gli strumenti per condurre una vita dignitosa e, per quanto possibile, pari a quella degli altri cittadini. Lo Stato e gli enti locali devono assistere le famiglie dei concittadini che hanno maggiori difficoltà, con aiuti concreti sia di tipo economico, sia con una formazione ed assistenza mirata. Particolarmente importante e decisivo è consentire ai tanti soggetti, che in alcuni campi operano e lavorano anche da decenni, di poter mettere meglio in pratica forme di AUTOGESTIONE e proposte di CONDIVISIONE DELLA VITA, dando risposte economiche ed organizzative e guardando anche al PRIVATO SOCIALE come una prospettiva. Ma non dimentichiamo che molte associazioni di volontariato già fanno molto e surrogano l’assenza delle istituzioni, dando il significato più vero alla parola solidarietà. Quindi dovrà essere parte fondamentale della prossima azione di governo nella nostra regione, il supporto a questi volontari ed il riconoscimento concreto della loro opera di restituzione di dignità a persone e famiglie che troppo spesso sono relegate in un angolo, chiare vittime del degrado morale e sociale della collettività. È nostro compito, è nostro dovere elaborare politiche di sostegno per il superamento delle forme di emarginazione, perché giustizia, eguaglianza e dignità sono principi per noi non negoziabili. Condividi