PERUGIA - "Ci sono dubbi sulla competenza. Quest'inchiesta non poteva arrivare a Perugia, le leggi della procedura stabiliscono un ordine che non puo' essere sconvolto". Lo sostiene l'avvocato Alfredo Gaito, difensore di Fabio De Santis, uno dei quattro arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulle cosiddette "Grandi opere" per i quali e' in corso l'udienza del Tribunale del Riesame. Su chi debba occuparsi dell'indagine, il legale afferma che "un passaggio obbligato e' andare a Roma per poi vedere dove celebrare un eventuale processo". Secondo Gaito ci sono anche "gravi carenze nella documentazione. La procura di Perugia - sottolinea il legale - non ha mai ricevuto gli atti integrali da Firenze. Non avendoceli, non ha potuto mostrarli alle difese. Cosi' noi non siamo in grado di difenderci e il Tribunale non e' in grado di decidere". Sulla base di questi elementi la difesa di De Santis ha chiesto al giudice l'annullamento della misura cautelare per il suo assistito. Condividi