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TERNI - Unanime cordoglio è stato espresso dai vescovi umbri ai familiari e alla diocesi di Terni-Narni-Amelia'' per la morte di mons. Franco Gualdrini. ''I confratelli vescovi - e' detto in una nota della Ceu - lo ricordano per il suo impegno profuso nella Pastorale per i problemi sociali e del lavoro, della quale fu delegato Ceu per tutto il periodo del suo episcopato ternano. Mons. Gualdrini intrattenne ottimi rapporti con il mondo sindacale ed imprenditoriale, adoperandosi non poco nella delicata fase del passaggio dalle partecipazioni statali al settore privato della Siderurgia e della Chimica di Terni''. ''Fu particolarmente vicino al mondo del lavoro - ricorda la nota - tanto da essere presente piu' volte a manifestazioni dei lavoratori a difesa dei loro diritti. Mons. Gualdrini ha dato continuita' ad un impegno pastorale improntato alla Dottrina sociale della Chiesa gia' avviato dal suo predecessore, mons. Santo Quadri, culminato nella storica visita (1981) di Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie di Terni, primo pontefice ad entrare in una fabbrica''. ''Il ministero sacerdotale di mons. Gualdrini - aggiungono i vescovi umbri - e' stato dedicato in gran parte alla formazione dei giovani preti, in particolare nei venti anni in cui fu rettore dell'Almo Collegio Capranica di Roma. Tra i suoi allievi si annoverano anche gli ultimi due arcivescovi di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana e mons. Renato Boccardo''. Quest'ultimo lo ricorda cosi': ''Mons. Gualdrini mi ha insegnato a fare il prete, trasmettendomi la passione per il Vangelo e per la gente. La sua umanita' e la sua attenzione alla persona mi accompagneranno sempre''. Anche il presidente della Provincia di Terni Felicieno Polli ha espresso stamattina profondo cordoglio per la scomparsa di monsignor Franco Gualdrini. “Ci uniamo – ha detto il presidente - al dolore dell’intera città per la perdita di monsignor Gualdrini, per diciassette anni vescovo di Terni, Narni, Amelia. Di lui resteranno bene impresse la grande pacatezza, la profonda cultura, la propensione ad ascoltare i più bisognosi e meritevoli d’amore, l’attenzione costante ai problemi fondamentali della comunità diocesana. Grazie al suo impegno Giovanni Paolo II si recò alle acciaierie per stare, nel corso di un'indimenticabile visita, a fianco dei lavoratori”. Condividi