di Daniele Bovi “Nessuna comunicazione è pervenuta dalle autorità competenti”. E’ uno dei passaggi del brevissimo comunicato con cui il Perugia Calcio risponde a quelle che vengono chiamate “indiscrezioni” riguardanti l’istanza di fallimento contro la società perugina presentata da un’immobiliarista romano e depositata all’Ufficio fallimentare del tribunale di Perugia il 16 febbraio scorso. L’immobiliarista Lucio Lo Sole è rappresentato da Anna Dean del foro di Perugia e dall’avvocato romano Annalisa Giacchino. Contattata da Umbrialeft l'avvocato Giacchino si chiude nel più stretto riserbo ma sostanzialmente conferma che i documenti circolati ieri all’ora di pranzo non sono una patacca realizzata col Photoshop: “Io per motivi di privacy non posso dirle nulla – dice la Giacchino ad Umbrialeft – ma se ha già i documenti in mano credo non abbia bisogno di ulteriori conferme”. Di questa strana storia infatti c’è da raccontare anche il come questi documenti sono circolati domenica. Mentre la maggior parte degli utenti del Muro di Ac-Perugia.com (il sito più seguito dei tifosi del Perugia) si preparava per andare al Curi a seguire Perugia-Lumezzane (poi finita con la vittoria dei bresciani), un nuovo utente si registra sulla bacheca del sito. Si firma “Patrizio di Roma” e comincia a parlare di una fantomatica istanza di fallimento depositata al tribunale di Perugia. Il solito buontempone in vena di scherzi? Manco per idea. Tanto per dimostrare che quello che dice non è una fregnaccia comincia ad inviare tramite mail un ordine a comparire (il 4 maggio prossimo alle 9) firmato dal giudice Umberto Rana e datato 8 marzo 2010. Il sospetto che si tratti di una patacca però rimane: il documento è infatti un modulo prestampato che può essere modificato a piacimento con un programma di fotoritocco. Apporre le scritte “Perugia Calcio Srl” e “Lucio Lo Sole” è un giochino da ragazzi. E allora “Patrizio” si spinge oltre e comincia a diffondere l’istanza di fallimento vero e propria. Non tutta però, solo le prime due pagine: la parte più “gustosa”, ossia quella in cui si racconta il perché l’immobiliarista romano Lo Sole rivuole indietro 14 milioni e 150mila euro, non c’è. “Tra le parti in epigrafe – si legge nell’istanza – sono intercorsi complessi rapporti economici finalizzati ad operazioni di trasferimento azioni e/o quote”. Di più per il momento non è dato sapere. Secondo alcune indiscrezioni quei 14 milioni sarebbero stati dati da Lo Sole a Covarelli tra l’estate 2008 (il periodo in cui Covarelli rilevò la società da Silvestrini) fino a poche settimane fa. Sempre secondo le indiscrezioni riportate da La Nazione Lo Sole era pronto a rilevare il Perugia ma Covarelli avrebbe sempre negato tale possibilità. “Noi – dice Lo Sole a La Nazione – siamo sempre disponibili ad una transazione, anche a rilevare come contropartita il Perugia, per sanare in parte questo robusto debito”. Nell’istanza di fallimento alcuni oggi vedevano come una forzatura da parte di Lo Sole, un modo per “convincere” Covarelli alla cessione. Tra l’altro non è la prima volta che le strade dei due si incrociano. Durante gli ultimi e tribolatissimi mesi del Pisa Calcio (poi fallito), una delle cordate accreditate per il salvataggio della società era proprio quella formata da Lo Sole. Alla fine però non se ne fece nulla e l’unica corda che rimase fu quella che finì per impiccare un centinaio d’anni di storia del Pisa Calcio. Che ora gioca il campionato di serie D. L’interregionale. Condividi