san benedetto.jpg
NORCIA – “Dobbiamo difendere e tutelare, soprattutto in questo momento storico, i nostri valori, la dignità e la centralità della persona umana e del lavoro, allontanando la minaccia del relativismo etico e del laicismo intollerante”. Lo ha detto il Ministro per le politiche Europee Andrea Ronchi oggi a Norcia per le solenni Celebrazioni in onore di San Benedetto, ricordando l’importante contributo dato alla causa di un’”Europa unita” dal Santo di Norcia. “L’Europa – ha sottolineato – che ha dimostrato immaturità elidendo ogni riferimento alle comuni radici giudaico-cristiane nella Convenzione Europea, oggi deve reagire e ritrovare se stessa e la propria identità più profonda, nella consapevolezza che difendere la cultura occidentale significa difendere i diritti civili e il grado di libertà di cui godiamo. E’ una missione che dobbiamo compiere, con la consapevolezza che possiamo farcela”. Sul tema specifico della Costituzione Europea sono intervenuti anche l’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo e il sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli, che ha fatto gli onori di casa alle numerose autorità intervenute alle celebrazioni, tre le quali anche il sindaco di Ottobeuren e l’ambasciatore della Croazia. “Siamo consapevoli dell’importanza degli insegnamenti lasciati in eredità da San Benedetto – ha detto – ma purtroppo il documento comunitario, escludendoli completamente, oggi è un testo per nulla convergente sul concetto di identità europea, assolutamente ‘senza anima’. Ciononostante – ha proseguito il primo cittadino - vogliamo continuare ad affermare il nostro pensiero e il nostro essere, profondamente legati ai principi cristiani. Siamo infatti convinti che questi valori, e soprattutto quelli benedettini, non mettono in nessun modo a rischio la laicità delle istituzioni né intaccano la libertà di coscienza di ognuno. Crediamo che un’Europa cristiana rispetti in modo pieno tutti i suoi cittadini, credenti e non”. Nella sua omelia l’arcivescovo Boccardo si è soffermato sull’argomento, ricordano le parole del Santo Padre Benedetto XVI. “Oggi l'Europa - uscita appena da un secolo profondamente ferito da due guerre mondiali e dopo il crollo delle grandi ideologie rivelatesi come tragiche utopie - è alla ricerca della propria identità. Per creare un’unità nuova e duratura, sono certo importanti gli strumenti politici, economici e giuridici, ma occorre anche suscitare un rinnovamento etico e spirituale che attinga alle radici cristiane del Continente, altrimenti non si può ricostruire l’Europa. Senza questa linfa vitale, l’uomo resta esposto al pericolo di soccombere all’antica tentazione di volersi redimere da sé - utopia che, in modi diversi, nell’Europa del Novecento ha causato, come ha rilevato Papa Giovanni Paolo II, ‘un regresso senza precedenti nella tormentata storia dell’umanità’ Cercando il vero progresso – ha esortato il presule - ascoltiamo anche oggi la Regola di san Benedetto come una luce per il nostro cammino”. Le Celebrazioni benedettine sono state aperte ieri sera con l’arrivo della Fiaccola, l’accensione del tripode e la consegna del reliquiario di San Benedetto da parte del sindaco all’arcivescovo Boccardo. Durante la cerimonia, il sindaco ha letto anche un messaggio inviato per l’occasione dal presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani. “Desidero unirmi idealmente ai vostri festeggiamenti – scrive il presidente Schifani – nel perpetuare questa tradizione, segno della profonda devozione che voi e noi tutti nutriamo verso il Santo Patrono d’Europa, nonché straordinario strumento di dialogo e di rafforzamento dell’amicizia tra tutto coloro che vengono coinvolti ogni anno dall’evento, nel segno dell’unità e della pace”. Condividi