PERUGIA - L’infanzia e l’adolescenza sono sempre di più al centro delle politiche della Regione Umbria che, per tutelarne i diritti, ha approvato le linee di indirizzo in materia.
La condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Umbria si è profondamente modificata negli ultimi dieci anni – è spiegato nel documento approvato dalla Giunta regionale – Sono cambiati il quadro demografico, la struttura della popolazione e le condizioni socio-economico e culturali. Di conseguenza, è cambiata la concezione stessa delle nuove generazioni con una perdita di centralità effettiva del rispetto dei diritti dei minori da parte degli adulti. Sono mutate inoltre, le famiglie dove i bambini ed i ragazzi crescono, così come è diverso il contesto istituzionale in cui le politiche e i servizi per l’infanzia e l’adolescenza si sviluppano, sia a livello nazionale che regionale.
Dopo la definizione degli obiettivi e dei criteri per la presentazione dei piani territoriali e la progettazione dei servizi socio educativi per l’infanzia e l’adolescenza del 2000, che ha trovato sviluppo nel Forum regionale 2007 con un documento per la promozione del benessere delle nuove generazioni, le linee di indirizzo approvate si collocano da un lato nel governo complessivo del sistema del welfare regionale e dei servizi di cura alla persona, dall’altro all’interno della cornice integrata di coordinamento e armonizzazione delle politiche generali che, anche in Umbria, tiene conto della programmazione comunitaria 2007-2013.
Il nuovo percorso di riflessione è stato frutto del lavoro di un gruppo tecnico regionale composto da esperti della Regione, dei Comuni, degli Ambiti territoriali e del Terzo settore, che ha operato nell’arco di un anno e elaborato quattro documenti tra cui le linee di indirizzo che individuano tre assi strategici: il primo istituzionale per riordinare le politiche ed i servizi per l’infanzia e l’adolescenza a livello regionale e territoriale nell’ottica dei diritti, il secondo culturale per sviluppare l’approccio dinamico all’idea di bambino, il terzo organizzativo per la struttura e la gestione di interventi e servizi nel settore.
I tre assi individuati rappresentano anche una strategia articolata di risposta ai cambiamenti dell’infanzia e dell’adolescenza, all’analisi dello stato dei servizi, alle specificità della condizione delle nuove generazioni.
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