NORCIA – Per un turismo nel segno della solidarietà, della sostenibilità e del rispetto della dignità umana. Su questo tema è stata aperta la due giorni nursina dedicata alle solenni Celebrazioni Benedettine. L’occasione è stata offerta da una conferenza tenuta questo pomeriggio presso la sala del consiglio maggiore del palazzo comunale dall’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, accolto a Norcia dal sindaco Gian Paolo Stefanelli e dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo.
E’ stato il richiamo all’Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI a guidare la riflessione dell’arcivescovo Marchetto sul turismo inteso come “un notevole fattore di sviluppo economico e di crescita culturale”. “Il turismo - ha evidenziato il presule – mette insieme le diversità e il rispetto del creato: un compito che San Benedetto e i suoi discepoli portarono avanti, essendo nelle radici dell’Europa, fattore di cultura, di educazione, di unità”. E prendendo in rassegna il fenomeno come strumento per combattere la povertà, mons. Marchetto ha ricordato che “è fondamentale applicare principi etici alle attività economiche e turistiche perché sono da considerarsi meccanismi al servizio della persona umana e non viceversa”. Principi etici che si sviluppano attraverso un turismo ecologico, sostenibile, sociale e solidale e che trovano una delle sue espressioni più alte negli stessi monasteri benedettini, attenti all’ambiente, all’accoglienza e all’ospitalità: valore della Chiesa visto e considerata “atto di misericordia e segno di carità fraterna”.
“Il turismo contiene pertanto elementi positivi e valori – ha affermato l’arcivescovo – che ne fanno occasione di reciprocità, di socialità, di maturazione personale per la comprensione e il rispetto degli altri, per la carità e l’edificazione interiore nel cammino verso una più autentica umanizzazione”. Stesso pensiero quello del primo cittadino e quello dell’arcivescovo Boccardo che hanno preceduto il segretario del pontificio consiglio con i loro saluti. “La cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità – ha sottolineato Stefanelli - è propria del carisma benedettino. Nel capitolo 53 della Regola di San Benedetto si legge che ‘gli ospiti devono essere accolti tutti come se fossero Cristo’ e che ‘ad essi deve essere reso debito onore’. Questo insegnamento – ha rimarcato - lo sentiamo nostro e lo mettiamo in pratica ogni giorno in questa comunità. Norcia è una città ospitale, aperta a tutti. La sua gente è accogliente e premurosa nei confronti dei suoi visitatori. E questo è uno dei fattori positivi che ha contribuito ad accrescere nel tempo la sua fama turistica”.
“E’ importante – ha aggiunto l’arcivescovo Boccardo – che venga sempre difesa e preservata la dignità della persona umana, a prescindere dalla sua razza, dalla sua provenienza e dalla sua cultura. Il confronto e il dialogo sono sempre forme di arricchimento”. E infine l’appello di monsignor Marchetto di diffondere sempre più il Codice Mondiale di Etica del Turismo, “che invita i Governi nazionali e locali, le imprese e gli operatori del settore, così come le comunità di accoglienza, a considerare l’attività turistica come rilevante per l’economia, ma anche quale opportunità per lo sviluppo individuale e collettivo dell’intera umanità”.
“Una cura particolare – esorta mons. Marchetto – va riservata ai minori, anche da parte dei responsabili dell’immigrazione, affinché ottengano sostegno morale, economico, psicologico, religioso e protezione giuridica per ritrovare dignità umana”. “Il grado di civiltà di una nazione – ha concluso l’arcivescovo – si misura anche dall’attenzione che riserva ai suoi figli più deboli”.
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