PERUGIA - Inserto speciale congiunto La Voce e Gazzetta di Foligno dedicato al recente convegno ecclesiale di Assisi promosso dalla Ceu (Conferenza episcopale umbra). Un percorso di riflessione e discernimento sul futuro dell'Umbria e il bene comune - si sottolinea in un comunicato della Ceu - e' stato avviato dalla Conferenza episcopale umbra-Consulta regionale affari sociali, lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato con il Seminario di studi del 19 dicembre 2009 svoltosi ad Assisi. E' stata una proficua occasione di dialogo tra laici, cattolici, rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, della societa' civile, del mondo della politica, imprenditoriale ed economico, dell'universita', delle associazioni di categoria. Occasione che ha coinvolto, in modo specifico, la realta' ecclesiale regionale e le comunita' diocesane nell'incontro dello scorso 13 marzo. All'incontro hanno partecipato i vescovi e rappresentanti religiosi e laici delle otto diocesi. ''Adoperarsi per il bene comune - spiega il vescovo mons. Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale umbra - spetta tanto ai cittadini quanto ai gruppi sociali, alle organizzazioni economiche, religiose, culturali: a ciascuno nel modo ad esso proprio, tenuto conto del loro specifico dovere, a cominciare dai cattolici''. Un ampio resoconto dell'incontro del 13 marzo e' pubblicato sul settimanale regionale La Voce che, in collaborazione con il settimanale diocesano Gazzetta di Foligno, dedica a questo incontro un inserto speciale con l'intervista al vescovo Vincenzo Paglia, la relazione del sociologo Luca Diotallevi e gli interventi dei direttori della Voce, mons. Elio Bromuri, e della Gazzetta di Foligno, Antonio Nizzi. ''Rispetto al passato si rende urgente - scrive il direttore della Voce - uno scatto di visione e di impegno come ha sollecitato Paglia. Scatto necessario, tra l'altro, per la presenza di stanchezza e rifiuto di mettersi in discussione e in ricerca. Le otto Chiese sorelle dell'Umbria non possono pensare di comporre facilmente i comuni piani pastorali in tanti campanili se si abbandonano a se stessi e si lasciano scivolare nell'individualismo religioso, parrocchiale, diocesano e regionale''. Dal canto suo il direttore della Gazzetta di Foligno sottolinea come in Umbria sia fondamentale il ruolo dei movimenti ecclesiali e ''la preparazione dei laici richiamati ad una vita di fede piu' estroversa, contro il rischio di una religiosita' devozionale e privata. Di qui, anche, il lavoro educativo verso una dimensione della carita' e dell'impegno''. Condividi