riommi v..jpg
PERUGIA - ''La vicenda derivati e' complessa: ci sono situazioni come quelle al vaglio della magistratura, su come le banche abbiano svolto la loro attivita' nei confronti di alcuni amministrazioni, tra cui il Comune di Milano. E' altrettanto vero che i derivati sono stati utilizzati anche da altri enti, come la Regione Umbria, in maniera prudente, con risultati utili per la sicurezza del bilancio della Regione e senza correre quel tipo di rischi. Per utilizzare questi strumenti finanziari ci vuole attenzione, competenza e prudenza'': lo dice l'assessore regionale al bilancio della Regione Umbria, Vincenzo Riommi. Commentando quanto pubblicato oggi dal Corriere della Sera sulla vicenda giudiziaria che riguarda i derivati. Riommi - in una dichiarazione - definisce ''utile ragionare sul fatto che precludere a priori l'utilizzo di questi strumenti alla pubblica amministrazione non sia la risposta migliore ai problemi che ci sono stati. La risposta migliore e' rappresentata dal fatto che ci devono essere gli opportuni controlli e verifiche e la necessaria prudenza nell'utilizzo corretto di strumenti finanziari che nascono per dare sicurezza ai bilanci e non per produrre effetti speculativi immediati. Forse - rileva Riommi - si e' trovato in difficolta' chi ha usato questi strumenti per avere un vantaggio immediato e non per assicurare linearita' e stabilita' alle posizioni finanziarie, mettendo al riparo dalle fluttuazioni dei mercati''. Per la Regione Umbria ''lo strumento dei derivati - ribadisce infine Riommi - e' stato utilizzato per mettere in sicurezza il margine di fluttuazione, mentre altri hanno rischiato su questo, con il settore pubblico che ha scommesso su un risultato di carattere speculativo, esponendo a rischi che non e' legittimo che la pubblica amministrazione assuma con i soldi dei cittadini''. Condividi