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Le imprese di abbigliamento e calzature vivono da tempo grandi difficoltà, perché la crisi le ha colpite molto prima e molto più di altri settori. A questo si aggiunge il recente moltiplicarsi dei fenomeni criminali che le prendono come bersaglio, che crea grande allarme e preoccupazione tra gli operatori. E' quanto evidenziato dal settore moda Confcommercio della provincia di Perugia. ''Nelle ultime settimane, solo a Perugia - ha sostenuto la presidente Cristiana Casaioli - tante attività del comparto sono state oggetto di furti e spaccate, con danni economici notevoli; in alcuni casi sono state prese di mira intere aree commerciali. A questo si aggiunge l'effetto psicologico, per cui ci si sente sempre più in balia di qualunque malintenzionato. Il fenomeno non è nuovo, ma si è aggravato, e non è certo circoscritto solo al capoluogo, ma colpisce tante altre località della regione. Gli imprenditori del settore, già provati dalla difficile congiuntura economica, si sentono disarmati di fronte al pericolo di ulteriori danni alla propria attività. L'elemento sconcertante è che si sono verificate aggressioni alle attività commerciali anche alle 20.00-20.30, quindi in un orario inconsueto, ritenuto normalmente 'tranquillo'. Non sappiamo se questo sia opera di 'balordi' o sbandati, ma resta il fatto che non possiamo più sentirci al sicuro in nessun momento della giornata, neppure a mezz'ora dalla chiusura. Per questo chiediamo alle forze dell'ordine - ha proseguito la Casaioli - un maggior controllo del territorio, attuato in maniera mirata, mentre alle istituzioni rinnoviamo l'appello a considerare il problema della sicurezza come assolutamente centrale e prioritario''. Condividi