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Marco Casavecchia Era il 22 giugno 1975, il Perugia scendeva al Santa Giuliana, per l’ultima partita di una stupenda cavalcata che lo portò, prima volta nella sua storia, in serie A. Iniziato tra dubbi, perplessità ed incertezze, accompagnato dal solito scetticismo di chi la sa lunga (vizio antico), che preannunciava disastri e digiuni natalizi per il giovane, inesperto, Castagner (quisto a magna’ ‘l panettone nn ciariva, te l’ dic io), il campionato del Grifo cominciò con una vittoria sulla Reggiana per 2 a 1 e terminò con un’altra vittoria sul Novara sempre per 2 a 1. Queste le formazioni che scesero in campo circa 35 anni fa: PERUGIA: Marconcini; Raffaeli, Baiardo, Savoia, Frosio, Tinaglia; Scarpa, Curi, Sollier, Picella (35’ st Amenta), Pellizzaro. A disp.: Marchei. All.: Castagner NOVARA: Pinotti (1’ st Nasuelli); Bachlechner (1’ st Gavitelli), Veschetti; Vivian, Udovicich, Ferrari; Riva, Navarrini, Galli, Del Neri, Turella. All.; Seghedoni Marcatori: 30’ Curi, 68’ Frosio, 75’ Galli Altri tempi, atra storia. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e, tra l’altro, di “ponti” ne abbiamo visti montare e smontare diversi in questi lunghi anni. Tra promozioni, retrocessioni, processi con relative sentenze (quasi sempre sfavorevoli) della giustizia sportiva, penalizzazioni, squalifiche, spareggi vinti e persi, fallimenti e condanne a tavolino … altro che Ponte sullo Stretto … ci attraverseremmo il Mediterraneo, mettendoli in fila. Tant’è, ora siamo in Prima Divisione Lega Pro per il quinto anno consecutivo, con la prospettiva di un sesto (e speriamo ultimo, se finalmente si attiveranno le sinergie imprenditoriali - istituzionali tanto auspicate), l’unica speranza per salvare la stagione, è inutile negarlo, passa per la partita di domani contro il Novara. Trentacinque anni fa si trattò di una formalità, domani potrebbe essere un’impresa quasi improba, tenendo conto di cosa è stata capace la squadra piemontese fin qui; tuttavia, il Grifo dovrà provarci fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di gara. Hai visto mai che si possa ripetere un mezzo miracolo, in stile Catania contro l’Inter, così come successo contro la Cremonese, costretta a cedere alla “Legge del Curi”? Magari le affermazioni dei novaresi, che per bocca di Motta e compagnia ci fanno sapere di temere il debutto al Curi, campo calcato da ben altri campioni, sono astute e fuorvianti e poco credibili. Chissà che un fondo di verità, però, non ci sia e che ancora una volta, lo “Spirito del Curi” non aiuti in nostri baldi giovanotti ad affondare la Bismarck, con un paio di “siluri” ben assestati, usciti dai piedi di Della Rocca, di Paponi (sarebbe ora) o di Martini? Sognare non costa nulla, crederci nemmeno. Buon Grifo a tutti. Condividi