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ANCONA - ''Aspettavamo questo momento da tempo perche', come abbiamo sempre sostenuto, l'Accordo proposto dalle Regioni e' l'unica risposta per affrontare il difficile momento che le famiglie dell'entroterra stanno vivendo e per dare nuove speranze di crescita e sviluppo all'economia del territorio. Tre sono le finalita' principali dell'accordo: incentivare i soggetti che vogliono acquisire assets della Merloni; sostenere i fornitori che hanno il 30% del fatturato legato alla A. Merloni; favorire la diversificazione dell'economia con nuovi progetti''. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale delle Marche Gian Mario Spacca, per il quale ''l'accordo servira' a sostenere la Legge Marzano per far si' che prosegua la copertura dei lavoratori della Merloni''. Il testo dell'Accordo per la reindustrializzazione a favore dei territori e dell'indotto di piccole imprese coinvolti nella crisi della A. Merloni con le integrazioni proposte dalle Regioni Marche e Umbria, e' quindi definitivo. Dopo 15 mesi di attesa - e' detto in una nota - il Ministero dello sviluppo economico e' pronto alla firma che dovrebbe avvenire nella sede della Prefettura di Ancona la prossima settimana. A disposizione ci sono circa 35 milioni di euro che non corrispondono alla cifra preventivata di 50 milioni, ma sono una prima disponibilita' che andra' integrata con altre risorse da reperire. A questi vanno aggiunti 20 milioni di euro stanziati dalla Regione Marche per interventi programmati e attivati nell'ambito del ''pacchetto indotto'' che comprende: il supporto del trasferimento tecnologico tra le pmi; un Fondo di garanzia di II grado per le pmi; interventi per lo sviluppo del sistema locale del lavoro attraverso la costituzione di un fondo destinato al finanziamento di opere di urbanizzazione, acquisto e costruzione capannoni e rinnovo impianti e macchinari; ammortizzatori in deroga. In seguito si è appreso che stando al programma di massima reso noto oggi a Roma, la cerimonia per la firma del Contratto di Programma per l'Antonio Merloni spa, con il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e i presidenti delle Regioni Marche, Emilia-Romagna e Umbria, e' in programma il 19 marzo ad Ancona e si svolgera' presso la Prefettura, alle 14:50. Nella nota diramata dal governatore delle Marche, secondo la quale sul testo raggiunto pare che ci sarebbe l'accordo anche delle Regioni Umbria ed Emilia Romagna, nulla si dice sulle prospettive riguardanti il prosieguo delle attività produttive, in particolare per lo stabilimento di Colle di Nocera Umbra. Forte è quindi l'attesa di un rapido chiarimento in merito da parte non solo degli oltre 1.000 dipendenti umbri della Merloni e delle alle altre migliaia inpietgati nell'indotto, ma anche da parte degli abitanti tutti della fascia appenninica umbra che non possono certo accettare un declassamento sociale ed economico di quella vasta area geografica per la quale Rifondazione Comunista ha sollecitato l'istituzione di una Zona Franca dal punto di vista tributario, onde favorirne la reindustrializzazione. Condividi