In Umbria, senza interventi a breve termine, sono a rischio i posti di 4.000 lavoratori del settore tabacco: lo afferma la Uila-Uil, secondo la quale ''l'ulteriore rinvio ad aprile della revisione delle misure agro-ambientali per il settore tabacco ha il solo significato dinon voler decidere o di decidere solo quando sarà ormai troppo tardi, perché la stagione delle semine non attende i tempi della burocrazia''.
Stefano Tedeschi, segretario regionale di Uila-Uil Umbria, ed il segretario nazionale del sindacato, Pietro Pellegrini, in una congiunta ribadiscono che ''quello che è successo a Bruxelles ci lascia esterrefatti. E' incredibile come le responsabilità politiche e tecniche non siano consapevoli che rimandare significa chiudere un settore e perdere migliaia di posti di lavori. Non capiamo quindi di cosa possa essere soddisfatto il nostro ministro per le Politiche agricole''. I due sindacalisti ricordano di aver ''ripetutamente spiegato al governo che l'aiuto minimo necessario a garantire la sopravvivenza del settore è di 2.500 euro per ettaro'': sono ''risorse necessarie per non far chiudere uno dei settori più rilevanti dell'agricoltura e dell'economia regionale''.
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