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TERNI - L’emergenza ambientale di Vascigliano di Stroncone non interessa il Ministero dell’Ambiente e pertanto la richiesta di “danno ambientale”, avanzata dagli enti locali non verrà accolta. Anzi, si facciano carico quest’ultimi di attuare le procedure per la bonifica. Questa la sintesi della risposta del ministro dell’Ambiente all’interrogazione presentata il 22 dicembre 2009 dai deputati del Partito Democratico Trappolino, Verini, Sereni e Bocci, con la quale si chiedeva di conoscere gli “intendimenti e i dispositivi” che il Ministero intendeva predisporre al fine di risolvere l’emergenza ambientale creatasi a seguito dell’incendio di Ecorecuperi. “Siamo profondamente insoddisfatti di questa risposta – commentano i parlamentari umbri – perché il ministero non ha tenuto affatto conto né degli sviluppi dell’emergenza ambientale né dello stato di crescente prostrazione che affligge gli agricoltori e gli allevatori della zona di Stroncone”. “In buona sostanza il Ministero dell’Ambiente si disinteressa di Vascigliano, dei lavoratori e produttori colpiti e di una zona che necessita interventi in tempi certi e invita gli enti locali a sbrigarsela da soli. Una posizione che, vista sotto il profilo delle risorse disponibili, appare, nella cavillosità della risposta, del tutto incomprensibile”. “Bene ha fatto la Regione Umbria – conclude Trappolino, primo firmatario dell’interrogazione – ad intervenire con un primo stanziamento a sostegno delle aziende agricole danneggiate, ma tale misura deve essere concepita come ‘primo intervento’ in attesa di risorse più consistenti che, allo stato delle cose, il Ministero non sembra intenzionato ad impegnare”. Condividi