L’Associazione Italiana Agricoltura Biologica chiede impegno, interventi seri a tutela del settore, delle produzioni tipiche e della salute dell’ambiente e dei cittadini. A questo scopo l’associazione ha organizzato degli incontri con i canditati governatori e i candidati al Consiglio Regionale dell’Umbria che si terranno giovedì 11 marzo alle ore 15.00 presso la sede dell’Aiab (in Via delle Caravelle a Ferro di Cavallo) con Paola Binetti, candidata presidente per l'UDC, e sabato 13 marzo alle ore 12.00 con Fiammetta Modena, candidata presidente per la coalizione di centro destra.
Catiuscia Marini candidata per la coalizione di centro sinistra non ha trovato una data disponibile all’incontro ma ha invitato i rappresentanti dell’Aiab ad una iniziativa del PD sull'ambiente che si terrà il 20 marzo a Solomeo.
«Nonostante il crescente interesse da parte dei consumatori – dichiara Vincenzo Vizioli, presidente dell’Aiab - l’agricoltura biologica ha avuto negli anni progressive penalizzazioni». L’Unione Europea, infatti, si da come obiettivo quello di “migliorare le prestazioni ambientali dell’agricoltura in quanto la sostenibilità a lungo termine dipenderà dalla capacità del settore di produrre nel rispetto di rigorose norme ambientali”, ma tale concetto, continua Vizioli, «non si traduce in atti concreti e strategie a tutela del settore, tanto che il biologico, dalla riforma della Politica Agricola Comune fino all’ultimo Piano di Sviluppo Rurale, si trova a beneficiare di premi molto inferiori rispetto a chi produce con metodi convenzionali».
Pertanto, vista la situazione che priva le aziende biologiche di sostegno e giusti incentivi, le richieste ai candidati Governatori dell’Umbria e ai candidati consiglieri regionali possono essere sintetizzate nei seguenti punti:
L’impegno a trovare entro l’anno misure che ricompensino gli operatori di quanto tolto riconoscendo il ruolo dell’agricoltura biologica per il territorio umbro;
Aprire da subito, una seria discussione sulla gestione del PSR, per colmare le evidenti lacune e ridare a questo importante strumento il ruolo di indirizzo politico all’agricoltura umbra;
Viste le decisioni dell’EFSA (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) e della commissione UE sulla liberalizzazione degli OGM, che mettono in seria discussione tipicità, salute dell’uomo e dell’ambiente e sovranità alimentare, si chiede che la Regione prenda una seria posizione che impedisca la coltivazione di OGM sul territorio a tutela delle produzioni tipiche, dell’agricoltura biologica e della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Dopo questa tornata di incontri, Aiab Umbria sarà disponibile a confrontarsi con tutti i candidati che vorranno tenere presente lo sviluppo sostenibile della Regione come costante impegno e non solo durante il periodo della campagna elettorale.
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