PERUGIA - I deputati umbri del Pd Gianpiero Bocci e Marina Sereni hanno reso noto di avere presentato un'interrogazione parlamentare sulle prospettive occupazionali alla centrale Enel di Bastardo, per sollecitare un intervento del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. I parlamentari chiedono, in particolare - riferisce un loro comunicato - ''quali iniziative il ministro dell'Ambiente intenda adottare per evitare che l'entrata in vigore di condivisibili nuovi parametri piu' restrittivi provochi una grave crisi occupazionale nella centrale Enel di Bastardo in Umbria e se non ritenga di promuovere un incontro con Enel, autorita' locali e parti sociali per verificare le possibili soluzioni''.
''Il ministero dell'Ambiente - spiegano i due deputati - si appresterebbe infatti a varare un decreto contenente nuovi valori, piu' restrittivi, riguardanti le emissioni per gli impianti di produzione di energia elettrica. La centrale Enel a carbone di Bastardo in Umbria, nonostante la presentazione di un piano di ambientalizzazione che prevede (nel periodo 2010-2015) l'abbattimento del 40% degli ossidi di zolfo, del 23% degli ossidi di azoto e del 50% delle polveri, rischia di non rientrare nei nuovi parametri e di non conseguire l'Autorizzazione integrata ambientale''.
''Fino al 31 dicembre 2009- proseguono Bocci e Sereni - l'impianto e' stato pienamente in esercizio, ma dal primo gennaio 2010 l'Enel ha ridotto drasticamente l'attivita' e la produzione di energia elettrica si e' fermata ad un quinto della potenzialita' del sito. Attualmente l'Enel prevede il rischio di fermare l'impianto entro tre anni dall'entrata in vigore del decreto. L'organico dell'impianto conta 113 lavoratori, ai quali vanno aggiunti un centinaio di lavoratori dell'indotto''.
''Pur condividendo l'introduzione di limiti piu' restrittivi, chiediamo al ministro Prestigiacomo - concludono i due esponenti del Pd - di farsi carico della crisi occupazionale che investirebbe la centrale di Bastardo se essa non riuscisse a rientrare nei nuovi parametri, e sollecitiamo l'istituzione di un tavolo con tutti i soggetti coinvolti per l'individuazione delle possibili soluzioni''.
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