di Riccardo Fidenzi e Simone Cennamo
Come annunciato, è Francesco Giorgini il "nuovo" allenatore della Ternana. A questo punto sono molte le riflessioni da fare. Tuttavia (basta pensarci un attimo) c'è poco da dire. Se non che la Terni sportiva, per la "milionesima" volta, è costretta ad allargare le braccia e a tirare un sospiro (non di sollievo, magari fosse così...).
Da sei anni, oramai, la società rossoverde tritura decine di uomini. Per la Conca sono passati fior di allenatori e fior di dirigenti e questo balletto (ne abbiamo la conferma oggi) è destinato a protrarsi all'infinito. Poco importa in Via Aleardi se da più di un lustro (dalla data in cui Edoardo Longarini si è insediato) la Ternana raccoglie soltanto delusioni sportive. Poco importa se nel 2003/2004 si giocava al "Franchi" di Firenze e oggi si arriva al punto di prendere tre gol in casa dal Real Marcianise o di subirne altrettanti ad Avezzano. Si continuano a sostituire gli uomini, ma chi è al timone dalla primavera del 2004 non si è mai messo in discussione. Non solo: coloro che albergano dentro le stanze del sodalizio non si sono mai (o quasi) assunti responsabilità per le proprie "performance". I rossoverdi continuano a vincere... nulla e l'unica costante è l'alternarsi di facce che vanno e vengono in questo tormentato angolo d'Umbria. I risultati non sono mai arrivati e nessuno dei veri responsabili di ciò fa ammenda. La tifoseria ovviamente, oggi (Marzo 2010), sta implorando ancora una volta "pietà", consapevole del fatto che fin quando non cambieranno i veri attori di questa fase, nulla potrà girare per il verso giusto in seno alla Ternana. Ecco perché abbiamo titolato con un "futuro predeterminato". Il tempo della Terni sportiva va avanti ciclicamente, tutto è destinato a ripetersi, nulla cambia. E allora riecco Giorgini, il tecnico di Giulianova, una carta già giocata dalla società e che viene ora riproposta. Rimbomba ancora nelle nostre orecchie la "serie B", tirata in ballo qualche mese fa da un personaggio che opera nella società. Viene da sorridere amaro a ripensare che anche stavolta, a meno di sorprese, si è presa in giro una città. Sorridere amaro, dicevamo, perché le lacrime sono finite. Il giorno delle dimissioni di Baldassarri avevamo toni simili. Evidentemente non ci sbagliavamo a prevedere scenari "funesti". Quel giorno, parliamoci chiaro, sono andati ancora una volta distrutti i sogni della gente: l'allenatore che aveva creato un bel gruppo, ha abbandonato la nave. Certo è che quella nave non stava affondando del tutto. Adesso, a distanza di una manciata di settimane, ci ritroviamo a dibattere delle solite questioni. Di un esonero a seguito dei pessimi risultati inanellati da Domenicali. Ora, quanto durerà Giorgini? Quale altra burrasca tormentarà l'agitato mare rossoverde? Ma verrà, per forza di cose, il giorno in cui annoieremo di meno i nostri lettori. Il giorno in cui la Ternana potrà tornare a far battere migliaia di cuori. Insomma, il giorno in cui Longarini sarà stufo di questo "giocattolo".
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