PERUGIA - Riflettere sulle esperienze negative per riprogettare la propria vita, umanizzare la condizione di detenzione ed imparare a guardare al futuro con fiducia e' l'obiettivo del progetto Ama, Auto mutuo aiuto, ovvero uno spazio di riflessione rivolto alle detenute con problemi di dipendenza realizzato dal Sert dell'Ausl di Perugia, all'interno del carcere di Capanne.
E' nato con l'intento di creare uno spazio settimanale dove le detenute che lo desiderino possano raccontare i propri problemi e condividere le loro emozioni, ripensando alle esperienze piu' difficili e dolorose del proprio vissuto, con il sostegno di una psichiatra e un'assistente sociale dell'Ausl 2 per facilitare la comunicazione.
''Il progetto crea uno spazio dedicato alle emozioni'' ha spiegato Annalia Pettinari, facilitatrice del gruppo Ama. ''Cerchiamo di costruire - ha aggiunto - una relazione di fiducia con le detenute che spesso vivono una condizioni di forte sofferenza psicologica, non giudicandole o facendole sentire colpevoli; il nostro scopo e' di entrare in sintonia con i loro problemi per poi farle seriamente riflettere e ritrovare cosi' fiducia nel futuro una volta che saranno uscite dal carcere''.
''Tramite i gruppi di auto mutuo aiuto le persone si abituano a ragionare sulle emozioni non distruttive'' ha commentato Antonella Buffo, educatrice, che al Sert di Perugia ha seguito un gruppo Ama. ''Chi partecipa al gruppo - ha proseguito - tenta di valorizzare le proprie risorse partendo dalle esperienze negative del passato. E' un'esperienza che umanizza la condizione di sofferenza e permette, attraverso il confronto, di ripensare al proprio stile di vita''.
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