Voglio esprimere la mia incondizionata solidarietà al Presidente del Consiglio Provinciale di Terni, Andrea Maurelli, per il sacrificio che sta facendo, unitamente alla richiesta che gli rivolgo di sospendere questa pratica, tornando ad alimentare il proprio organismo, per evitare rischi alla salute. Mai come in questa fase abbiamo bisogno di rappresentanti istituzionali autorevoli e determinati. Il Consiglio provinciale di Terni, a partire da chi lo presiede, deve essere nel pieno delle proprie capacità per contribuire a scongiurare il nefasto scenario che si produrrebbe se la multinazionale Lyondell continuasse nella volontà di chiudere lo stabilimento di Terni della Basell.
La vicenda che riguarda la decisione della multinazionale americana di chiudere entro l'anno il sito di Terni e la sacrosanta lotta dei lavoratori e del territorio contro questa scelta, in difesa del profilo industriale della città e del Paese, chiama direttamente in causa il Governo nazionale per contrastare l'insopportabile arroganza della multinazionale.
La straordinaria mobilitazione che ha portato l'intera città a lottare a fianco delle maestranze della Basell rappresenta il miglior biglietto da visita per affrontare il Tavolo convocato per giovedì 11 marzo al Ministero dello Sviluppo Economico.
Sottolineo ancora un particolare apprezzamento per l'iniziativa assunta dal Presidente del Consiglio Provinciale di Terni, Andrea Maurelli, che dalla giornata di giovedì 4 marzo scorso ha avviato uno sciopero della fame affinché tutti i soggetti coinvolti (governo, istituzioni locali, sindacati, associazioni datoriali e, ovviamente, multinazionale) assumano ogni iniziativa utile a garantire il mantenimento della produzione dello stabilimento ternano.
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