di Daniele Orlandi PERGOCREMA: Rossi, Lolaico, Federici, Cazzola, Zaninelli, Blanchrd, Galli, Uliano, Ferrari, Le Noci, Tavares Allenatore: Rastelli PERUGIA: Benassi, Taccucci, Raimondi, Cazzola, Urbano, Bonomi, Perrulli, Della Rocca, Docente, Bondi, Paponi Allenatore: Buzzi ARBITRO: Liotta di Lucca Assistenti: Alassio di Imperia, Viello di Padova MARCATORI: 10' st Le Noci, 35' st Stamilla Dopo l’esaltazione con la Cremonese, giunge l’ennesimo ridimensionamento per le ambizioni del Grifo. Il pareggio sul campo del Pergocrema, penultimo in classifica ed incerottato per l’occasione causa varie assenze per infortunio, non può bastare a nutrire adeguatamente le speranze di riaggancio alle posizioni che contano per i play off. Eppure, il fatto che il gol di Stamilla sia arrivato in rimonta, lascia aperta la porta a qualche sia pur tenue prospettiva, forse perché, per chi è abituato a perdere spesso fuori casa, anche un punto sgraffignato senza infamia e senza lode può avere il sapore della vittoria. La classifica è rimasta la stessa, alla vigilia di due partite interne con la capolista e imbattuta Novara e col Lumezzane, altra squadra che precede il Perugia. Inevitabile dover programmare il pieno da questi matches: altro discorso sarà riuscirci. Una riflessione si impone: se il Perugia dovesse tornare ad essere quello bello di notte visto lunedi scorso nel posticipo contro la Cremonese, nessun traguardo sarebbe precluso. Diversamente, se il tran tran dovesse tornare ad essere quello solito (con prestazioni anonime e infruttuose fuori casa) nel quale si inscrive anche la partita di Crema, sarà bene non alimentare illusioni da parte di nessuno. Perché il Perugia di sei giorni fa, sembrava aver trovato la chiave per esaltare le individualità ed i valori tecnici nel contesto di un equilibrio di squadra mai avuto quest’anno. Mentre i biancorossi oggi hanno riproposto un calcio privo di iniziativa e brillantezza, senza coraggio e idee. Il primo Perugia può legittimare ragionevoli speranze, il secondo può al massimo prolungare l’agonia. Quello può arrivare ai play off e giocarseli anche partendo dal quinto posto; questo meriterebbe il sesto-settimo posto e l’esclusione dagli spareggi, dove, se anche mai ci arrivasse per le stranezze che il calcio spesso propone, non si vede cosa potrebbe mai cavarne fuori di buono. Covarelli si gioca il tutto per tutto, ma pesano gli errori fatti nei due anni passati, dagli investimenti sbagliati, alla scelta di tecnici inadeguati. L’arrivo di Braglia nel ruolo di allenatore (ancorché non dichiarato) da questo punto di vista potrebbe aver rappresentato una svolta, ma il problema è che il Perugia parte da uno svantaggio consistente in classifica, e se la serie B non viene centrata quest’anno, a giugno la situazione finanziaria della Società, già precaria oggi, potrebbe diventare ancor più difficile, al punto da ridimensionare (o di azzerare, come temono i più drastici degli osservatori) drasticamente obiettivi e ambizioni. Sarà per questo che Covarelli viene dato in contatto o in trattativa con possibili acquirenti o nuovi soci in grado di favorire la ricapitalizzazione ed assicurare un fine stagione senza patemi d’animo. L’ultimo nome tirato in ballo è quello del cav. Angelelli di Massa Martana, atteso oggi in tribuna a Crema ma, sembrerebbe, assente allo stadio lombardo. In attesa che la situazione societaria in un modo o nell’altro si chiarisca, i tifosi oggi aspettavano la conferma di segnali di inversione di tendenza fuori casa. La sconfitta è stata evitata, ma non è arrivata la vittoria che serviva. Questo obbliga il Perugia, nello scorcio finale della stagione, non solo a confermare il suo vertiginoso ritmo interno anche contro le squadre di rango che dovranno scendere al Curi; ma anche a cercare di vincere più di una partita fuori casa, su campi che nel finale di stagione saranno più che mai difficili da espugnare. Come dire, un’impresa da squadra di rango, di cui il Perugia visto oggi a Crema non ci sembra all’altezza. Quello che ha battuto la Cremonese, invece, se non si è smarrito, potrebbe provarci. Condividi