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ROMA - Rivelazione del segreto d'ufficio, calunnia e abuso d'ufficio. Questi i reati ipotizzati nella denuncia presentata dalla famiglia del defunto boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis, alla Procura di Perugia. Nell'atto si chiamano in causa i pubblici ministeri responsabili dell'indagine, oltre ai giornalisti del programma di Raitre 'Chi l'ha visto?' ed anche al pm Henry John Woodcock, rispetto ad un fascicolo che lo stesso avrebbe aperto sulla vicenda Orlandi, quando era alla procura di Potenza. ''Chi e' il responsabile delle continue fughe di notizie nell'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi? Perche' se una persona, Sabrina Minardi, dice di aver partecipato al rapimento della giovane, figlia di un dipendente del Vaticano, non viene indagata?'', queste e altre domande sono contenute nell'esposto con il quale si chiede di procedere ad una serie di accertamenti, compreso il sentire, tramite rogatoria internazionale, il terrorista turco Ali' Agca, che nel maggio dell'81 provo' ad uccidere Giovanni Paolo II, e che di recente ha affermato di avere le prove che la Orlandi e' viva. Al centro della questione sollevata dai legali della famiglia De Pedis, ci sono le dichiarazioni rese dalla Minardi, da cui gli inquirenti hanno tratto nuovi spunti d'indagine ed hanno di fatto proceduto a nuove investigazioni. Oltre alle parole della donna, sono al vaglio degli inquirenti umbri quelle dei 'pentiti' della Banda della Magliana, Maurizio Abbatino e Antonio Mancini, che hanno spiegato in alcune interviste, e riferito a chi indaga nella Capitale, di aver saputo in passato che Enrico 'Renatino' De Pedis era coinvolto nel sequestro della Orlandi. Gli avvocati della famiglia dell'ex boss, Maurilio Prioreschi e Lorenzo Radogna, si limitano a ribadire che ''individuare Enrico De Pedis, che e' morto da tempo, come responsabile di questa storia, puo' far comodo a tante persone''. La famiglia De Pedis, nella denuncia, si domanda come mai a distanza di anni si continui a indagare sul perche' Renatino sia stato sepolto nella basilica di Sant'Apollinare. ''Perche' si indaga ancora su questo?'', viene chiesto. Anche se non e' emerso mai un legame tra quanto avvenuto alla Orlandi e De Pedis? E visto che anni fa la Procura di Roma aveva chiesto ed ottenuto l'archiviazione del procedimento?''. In tal senso, nell'esposto, si chiede di sentire anche due ex magistrati, Rosario Priore e Ferdinando Imposimato, che si occuparono della vicenda.( Condividi