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TERNI - Sono state migliaia - oltre 5.000 secondo la polizia - le persone che hanno partecipato stamani alla manifestazione in occasione dello sciopero nazionale organizzato dalla Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil contro l'annunciata chiusura dello stabilimento Basell del polo chimico ternano. Dal piazzale antistante la fabbrica si e' formato un lungo corteo, al quale hanno preso parte il presidente della giunta regionale dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il presidente della provincia di Terni, Feliciano Polli, i sindaci di Terni Leopoldo Di Girolamo, di Ferrara Tiziano Tagliani, di Narni Stefano Bigaroni, delegazioni di lavoratori degli stabilimenti Basell di Ferrara, Brindisi e Milano, esponenti politici, sindacalisti, studenti ed una gran folla di cittadini. Il corteo, percorrendo gli oltre tre chilometri di distanza, ha raggiunto piazza della Repubblica dove si sono tenuti i vari interventi. Unico il tema: la chiusura del sito ternano appare ingiustificata sotto ogni aspetto, tenendo presente che lo scorso anno ha registrato un utile netto di nove milioni di euro. La chiusura, inoltre, comporterebbe il licenziamento di 120 lavoratori con effetti preoccupanti anche per le altre aziende del polo chimico ternano, con particolare riferimento alla Treofan e Meraklon che utilizzano, per la loro produzione, la materia prima, il polipropilene, prodotta dalla Moplefan. Il coinvolgimento degli altri stabilimenti e dell'indotto determinerebbe complessivamente la perdita di un migliaio di posti di lavoro. Hanno parlato anche i rappresentanti delle Rsu degli stabilimenti Basell in Italia, i sindaci di Terni e Ferrara mentre le conclusioni sono state tratte da Gianluca Bianco, segretario nazionale della Femca Cisl. La manifestazione ha avuto anche l'adesione del vescovo, mons. Vincenzo Paglia, il quale, tramite il suo segretario particolare don Riccardo Mensuali, ha espresso solidarieta' ai lavoratori in lotta, ai quali ha anche indirizzato un messaggio. ''La nostra citta' vive ancora una volta un momento difficile. Facciamo bene a raccoglierci ancora insieme per difendere il lavoro. In questo momento, mentre voi siete in Piazza a manifestare il diritto a lavorare e a guadagnare il vostro giusto salario, i vescovi dell'Umbria sono riuniti ad Assisi e mi e' impossibile essere presente tra voi'': inizia con queste parole il messaggio del vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Vincenzo Paglia, rivolto ai lavoratori. ''Non volevo mancare di far sentire la mia voce e quella di tutta la chiesa'', ha aggiunto, ricordando che ''gia' anni fa, insieme alla forze politiche, sindacali, al Governo e alle forze produttive presenti in citta' mi sono adoperato perche' altri lavoratori non perdessero il lavoro e le nostre acciaierie continuassero a rappresentare un polo importante per il lavoro di questa nostra terra''. ''Ricordo bene che in quei momenti di crisi - ha affermato mons. Paglia - la vera soluzione fu unirsi, studiare tutti insieme la via migliore per perseguire il bene pubblico e l'interesse di tutti. Quella volta ce l'abbiamo fatta perche' abbiamo voluto mostrare che e' possibile lavorare insieme, cercare strade di mediazione, metter da parte contrapposizioni e sterili polemiche''. Intanto e' stato confermato che sino alle ore 6 di lunedi' i lavoratori della Basell proseguiranno lo sciopero mentre seguitera' sino all'11 marzo il blocco delle portinerie per l'entrata e l'uscita delle merci. Per lo stesso 11 marzo e' confermato l'incontro a Roma presso il ministero dello sviluppo economico per un esame della situazione Basell. Condividi