E' in corso a Terni la manifestazione di protesta contro la chiusura dello stabilimento Basell. I manifestanti hanno dato vita ad un corteo partito dai cancelli della fabbrica. Vi partecipano anche delegazioni dei lavoratori della multinazionale degli stabilimenti di Brindisi e Ferrara. Dalla città emiliana è giunto anche il sindaco che ha sfilato a fianco del primo cittadino di Terni. Oltre al sindaco questa mattina a sfilare ci sono molti politici e altrettanti hanno mandato la loro solidarietà ai lavoratori dell’azienda che ha annunciato nei giorni scorsi la chiusura dello stabilimento umbro entro il 2010.
“La manifestazione unitaria che ha visto impegnati i lavoratori Basell di Terni, di Ferrara e di Brindisi – dice il senatore del Pd Francesco Ferrante, intervenuto alla manifestazione a Terni -, accanto alle rappresentanze sociali, politiche e istituzionali della città di Terni e della regione Umbria, ai dipendenti dell'intero polo chimico è la risposta forte e significativa ad una crisi che rischia di stravolgere l’intero tessuto economico del ternano, legato a doppio filo all’industria chimica”.
“Questo – continua Ferrante - non è il momento delle divisioni o delle voci soliste, ma è l’occasione per dimostrare indistintamente il sostegno e la vicinanza alle centinaia di famiglie che stanno fronteggiando un momento durissimo, con lo spettro della perdita del lavoro che incombe purtroppo non solo sui lavoratori della Basell, ma anche sugli occupati dell’indotto, perché il polo chimico di Terni occupa, tra indiretti e indiretti, oltre mille lavoratori. La Basell rappresenta l'architrave dell'intero polo chimico ternano in quanto fornisce polipropilene, la materia prima, ad altre realta' produttive. La cessazione della produzione innescherebbe un effetto domino, investendo in modo diretto e immediato altre due importanti aziende: la Treofan , che ha 180 dipendenti, e la Meraklon con 280 lavoratori.”
“Non è francamente accettabile – sottolinea il senatore del Pd - la scelta aziendale di chiudere lo stabilimento della Basell con la motivazione della persistenza della crisi economica che ha prodotto una contrazione nella domanda di polipropilene. L'anno scorso lo stabilimento ha prodotto 205mila tonnellate di polipropilene, a fronte di una capacita' massima di 250mila. Da dieci anni, poi, l'impianto di Terni, risulta essere il piu' produttivo d'Europa.”
“Vanno cercate con la massima determinazione soluzioni ai massimi livelli, con la ridisegnazione e l’aggiornamento di strumenti quali il Patto di territorio e il Governo ha il dovere di non abbandonare i lavoratori della Basell e la città di Terni. Bisogna trovare risposte immediate a questa drammatica crisi e insieme rimettere in piedi un progetto di sviluppo strategico per il polo chimico ternano che puntando sulla innovazione tecnologica e sulle nuove frontiere della ricerca torni a dare stabilità e prospettive più sicure sostenibili ai lavoratori e al territorio” – conclude Ferrante.
"Esprimo solidarietà ai lavoratori della Lyondell-Basell di tutti i siti italiani – dice invece la senatrice Fioroni, presidente della Commissione Industria -, che hanno deciso di scioperare per 24 ore". "In questo momento di crisi - ha aggiunto la Senatrice Fioroni - è necessario fare tutto il possibile per sventare la chiusura degli stabilimenti della Lyondell-Basell, e quello di Terni in particolare, che sarebbe causa di pesanti ricadute economiche e sociali su un territorio già provato. Invito perciò tutte le parti interessate ad intraprendere azioni concrete a salvaguardia delle attività della Lyondell-Basell e dei suoi lavoratori. Una iniziativa che abbiamo già sollecitato è la convocazione urgente dell'Osservatorio nazionale del settore chimico".
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